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Si sono riuniti i componenti del consiglio provinciale

Ascoli Piceno | Discussi molti gli ordini del giorno tra cui l’adeguamento del programma provinciale delle attività estrattive e l’organizzazione dei servizi e delle attività sanitarie della Zona Territoriale n°11

di Federico Biondi

I componenti del consiglio provinciale si sono riuniti in seduta ordinaria e in prima convocazione presso la Sala Consiliare sita al primo piano di Palazzo San Filippo. Sedici i punti all’ordine del giorno tra cui molte interpellanze riferite alla viabilità da parte del consigliere Brugni, Belleggia e Crescenzi. Quest’ultimo ha anche interrogato l’amministrazione provinciale in merito ai lavori di imbottigliamento dell’acqua che sgorga dalle sorgenti naturali situate all’interno del comune di Arquata del Tronto.
 
Comunque i punti all’ordine del giorno approvati e di maggiore interesse per la collettività sono l’adeguamento del programma provinciale delle attività estrattive ai rilievi formulati dall’amministrazione regionale, l’ordine del giorno presentato dal consigliere  Fabrizio Cesetti circa l’organizzazione dei servizi e delle attività sanitarie della Zona Territoriale n°11 e la variazione al bilancio di previsione 2005 e il parziale utilizzo dell’avanzo di bilancio del 2004.
 
Per quest’ultimo il consiglio provinciale ha deliberato l’utilizzo di un milione di euro per interventi urgenti sul territorio su una cifra totale a disposizione dell’ente pari ad un milione e settecentomila euro. Questo fondo a disposizione dell’amministrazione provinciale è stato ripartito; quindi trecentosettanta mila euro serviranno per interventi di ripristino del manto stradale a seguito degli eventi atmosferici che hanno caratterizzato il territorio nei mesi primaverili.
 
Centosattanta mila euro saranno impiegati nella manutenzione degli edifici scolastici e per due interventi molto importanti quali il completamento dei lavori dei locali dell’istituto Van Nicola (a disposizione per il corso di Laurea di Economia e Commercio a San Benedetto del Tronto) e il completo dei lavori dell’Ipsia di San Benedetto.
 
Così facendo l’amministrazione provinciale ha già destinato un milione di euro, come riferisce il dirigente dell’area 1 dell’amministrazione provinciale il dottor Gianni Della Casa, e la parte restante è ancora a disposizione per ulteriori interventi che saranno deliberati nei prossimi mesi.
 
Durante i lavori è stato definitivamente approvato il programma delle attività estrattive. Questo perché l’amministrazione provinciale ha dovuto adeguare il programma adottato nell’aprile scorso dopo alcuni rilievi marginali e non sostanziali dell’amministrazione regionale.
 
L’Ente Provinciale nel piano consentiva di operare sul territorio alle piccole aziende impegnate nelle attività estrattive, l’amministrazione regionale non lo ha ritenuto coerente con i fondamenti del proprio piano regionale delle attività estrattive, dato che ha intenzione di favorire le aziende di medie e grandi dimensioni.
 
Questo aspetto è stato recepito dall’amministrazione provinciale ed è stato stracciato dal programma delle attività estrattive. L’altra eccezione riguarda il piano recupero delle cave dimesse comprese quelle situate nelle zone vincolate, come per esempio quelle situate all’interno dei parchi.
 
L’amministrazione provinciale voleva cogliere l’aspetto positivo di questa attività, che mirava a recuperare i siti dimessi. Anche in questo caso l’amministrazione regionale ha ritenuto che questa è un’attività estrattiva vera e propria e quindi non possibile all’interno dei parchi e nelle zone vincolate.
 
La quantità dei materiali estraibili dal sottosuolo non è variato dato che i quindicimila metri cubi destinati alle piccole attività estrattive sono stati destinati e riversati nell’attività estrattiva dell’argilla.
 
Per quanto concerne il travertino e la ghiaia e sabbia i quantitativi sono rimasti quelli previsti nel programma provinciale delle attività estrattive approvato nell’aprile scorso.
 
L’amministrazione aveva dato un segnale per favorire le aziende medio-piccole che operano nel territorio provinciale, come riferisce l’assessore provinciale Antonio Canzian, invece l’amministrazione regionale intendeva favorire le aziende medio-grandi del settore, quindi il programma dell’amministrazione provinciale non era del tutto compatibile con quello regionale.

29/07/2005





        
  



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