Le tipicità e l’artigianato dei paesi dell’entroterra arrivano in riva al mare, presso lo chalet Da Luigi dei fratelli Giudici, questa volta lo fa con il Comune di Monsampolo del Tronto e la sua tradizione legata alla lavorazione del legno, sia alla realizzazione di mobili artistici che al restauro e all’intaglio, unica attività artigianale ancora molto presente nel centro storico, un tempo rinomato per la presenza anche dei ramai.

Sicuramente la figura del “Sindaco liutaio” Remo Schiavi è stata quella che ha colpito di più. Ottimi gli strumenti musicali in legno rigorosamente intagliato a mano, passione che accompagna il primo cittadino fin da bambino quando già si destreggiava con l’intaglio di alcuni giocattoli in legno. Passione affinata nel tempo fino a diventare un vero e proprio hobby, per la costruzione di strumenti musicali (violini, violoncelli, chitarre, balalaiche…) a titolo personale e per alcuni amici, con una qualità eccellente di realizzazione apprezzata da professionisti del settore. “Una attività afferma Schiavi- che svolta a tempo perso serve a distendere la mente e il corpo”.

 “Piceno Sapore- afferma il Presidente pro loco di Monsampolo del Tronto Fazzini Maurizio insieme al vicepresidente Recchioni Camillo- serve a rilanciare il nostro paese, farlo conoscere ed apprezzare, molte le manifestazioni che interessano il comune, come quella del 17 agosto “La contesa della semola”, rievocazione storica del 1500 oppure la 27° sagra degli gnocchi dal 13 al 18 agosto”.

Proprio gli gnocchi sono stati realizzati a vista come tradizione vuole dalle mani sapienti delle massaie locali, alimento povero ma dal gusto ricco se accompagnato con ragù di carne, pesce o funghi.

Anche i mobili antichi restaurati da parte dell’artigiano Virgilio Balestra hanno fatto mostra di se tra una portata e l’altra del menù di “Piceno Sapore”, insieme ai quadri intarsiati in legno di Emiddio Zappasodi.

La selezione dei vini per questa serata è stata della cantina Terre Picene S.p.a  di Ascoli Piceno, tra i bianchi, il Passerina, Falerio dei Colli Ascolani; tra i rossi, il Piceno Superiore e il Barone.