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Riapre il museo del Santuario di San Nicola

| TOLENTINO - Un nuovo allestimento che esalta le straordinarie collezioni con un moderno percorso museografico e un inedito dipinto di Simone De Magistris raffigurante proprio San Nicola.

Grande fermento a Tolentino per il VII centenario di San Nicola: dopo i primi convegni, le celebrazioni, la pubblicazione del primo dei tre volumi iconografici e l’apertura della mostra presso il Braccio di Carlo Magno in Vaticano, riapre oggi al pubblico il Museo del Santuario di San Nicola con un nuovo allestimento e percorso museografico.

All’inaugurazione saranno presenti l’assessore regionale alla Cultura Giampiero Solari, il Sindaco del Comune di Tolentino Luciano Ruffini, e rappresentanti degli enti promotori del progetto, ovvero la Provincia di Macerata, la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Ancona, la Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico di Urbino, la Comunità Montana dei Monti Azzurri di S. Ginesio, la Fondazione Carima e la Banca delle Marche e la Poltrona Frau.

L’apertura del Museo del Santuario di San Nicola costituisce un evento di grande importanza per la comunità agostiniana tolentinate e per il sistema museale marchigiano: il museo infatti è collocato all’interno dello storico Complesso conventuale di San Nicola, struttura prestigiosa che vanta secoli di storia e di cultura religiosa tutt’oggi animata dalle molteplici iniziative, a pochi passi dal celebre Cappellone con affreschi trecenteschi, della Basilica dedicata al santo e della biblioteca.

Finanziato anche grazie al Fondo europeo di Sviluppo Regionale e dello Stato nell’ambito del Docup Obiettivo 2 2002-2006, il Museo del Santuario di San Nicola racchiude opere di grande importanza per la storia dell’arte, dell’oreficeria e della ceramica e molti ex voto che narrano le doti taumaturgiche del santo e la gratitudine tributatagli dai fedeli lungo i secoli per mezzo di questa espressione di devozione.

Questi ricchi contenuti sono ora esposti e articolati sulla base di un nuovo e moderno percorso museografico comprensivo di uno spazio appositamente dedicato ai servizi di accoglienza, con bookshop e guardaroba.

Il nuovo museo è frutto del lavoro congiunto di Gianfranco Ruffini, responsabile del progetto di allestimento, di Maria Giannatiempo Lopez della Soprintendenza per il Patrimonio Storico artistico e di Marta Paraventi del Servizio Cultura della Regione Marche con la collaborazione di giovani laureati in beni culturali.

I lavori di ristrutturazione sono durati due anni: dopo una capillare inventariazione preliminare delle opere con relativa campagna fotografica, il gruppo di lavoro ha iniziato a formulare sia le nuove ipotesi di ordinamento, concordato con la comunità agostiniana, che sulla scelta dei criteri per il nuovo allestimento, ivi compresi il rivestimento del pavimento, le vetrine e gli apparati illuminotecnici. Il tutto tenendo presente che il museo prima di essere un contenitore di opere d’arte è una attuale e concreta testimonianza della vita religiosa della comunità che vi abita nonché espressione di una devozione secolare nei confronti di san Nicola.

La grandiosa sezione delle opere d’arte racchiude tra gli altri il celebre gruppo ligneo raffigurante la Natività attribuito al Maestro dei Magi di Fabriano e la monumentale pala di Marchisiano di Giorgio, già nell’altare maggiore della basilica, realizzata tra il 1518 e il 1526: l’opera, di proprietà della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma, è stata gentilmente concessa in deposito e potrà essere ammirata fresca di restauro insieme alle altre parti di cui era composta, ovvero la lunetta e la cimasa.

Nel percorso storico artistico sono presenti opere significative come Le nozze mistiche di Santa Caterina di Alessandria con San Nicola da Tolentino e Sant’Antonio da Padova di Simone de Magistris, opere caravaggesche e L’apparizione della Madonna di Loreto a San Nicola da Tolentino, attribuito a Antonio Francesco Peruzzini. Figura inoltre una piacevole sorpresa: un dipinto inedito raffigurante San Nicola da Tolentino riconosciuto e attribuito da Maria Giannatiempo Lopez a Simone de Magistris.

Le stanze presentano anche un insieme corposo di ex voto in argento, tra i quali si ricordano San Nicola da Tolentino di Giuseppe III di Spagna, argentiere romano del XVIII secolo, e San Nicola appare a Marc’Antonio Colonna di ignoto argentiere del XVII secolo recante un’iscrizione con il nome del miracolato Colonna Dux Palleani et Tallecotii.

Il corpus delle ceramiche è invece il frutto di una donazione al comune di Tolentino, nel 1933, da parte del cardinale Tacci: tra i manufatti alcuni sono di Castel Durante, altri sono esemplari delle maioliche di Faenza, ceramiche di Savona, vasi da farmacopea e prodotti di arte abruzzese dei secoli XVII e XVIII.

Da non dimenticare oggetti preziosi e rari destinati all’arredo degli altari e necessari alla celebrazione liturgica: tra questi si annoverano reliquiari, pissidi, pannelli, busti come quello dell’orafo argentiere Stefano Lepre recante il ritratto di un San Nicola imberbe, realizzato nel XVIII secolo. 


MUSEO DEL SANTUARIO - TOLENTINO(MC), SANTUARIO DI  SAN NICOLA DA TOLENTINO

Enti Promotori

SANTUARIO BASILICA DI SAN NICOLA DI TOLENTINO

COMUNE DI TOLENTINO

SOPRINTENDENZA PER IL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO E

DEMOETNOANTROPOLOGICO DELLE MARCHE

REGIONE MARCHE

PROVINCIA DI MACERATA

COMUNITA' MONTANA DEI MONTI AZZURRI, SAN GINESIO

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI MACERATA

BANCA DELLE MARCHE

POLTRONA FRAU

Intervento realizzato con il Contributo del Fondo Europeo di Sviluppo regionale e dello Stato nell’ambito del Docup Ob. 2 anni 2000-2006

Progetto di Adeguamento e allestimento: Ing. Gianfranco Ruffini

Progetto museografico: Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico delle Marche 

Maria Giannatiempo Lopez

Regione Marche - Dipartimento Sviluppo Economico, Servizio Cultura

Marta Paraventi

Collaborazioni

Gabriele Barucca – Oreficeria

Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico delle Marche

Nadir Stringa - Ceramiche


Info: tel. 0733 976318 - www.cultura.marche.it

05/07/2005





        
  



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