La Società Autostrade per l’Italia S.p.A. ha elaborato il progetto per l’allargamento del tratto autostradale da Bologna a Pedaso. Il progetto prevede l’avvio di due procedure ben distinte, l’una per la valutazione dell’impatto ambientale l’altra per avviare l’esproprio dei terreni coinvolti. La prima, la valutazione dell’impatto ambientale, è stata richiesta dalla Società al Ministero dell’Ambiente.

 

La Regione Marche ha provveduto ad informare i comuni interessati dal procedimento e il sindaco di Porto San Giorgio, Claudio Brignocchi, ha ribadito la posizione assunta anche in sede di discussione in consiglio comunale, scrivendo al Ministero dell’Ambiente, al Ministero per i Beni e le attività culturali, alla Regione Marche, alla Provincia di Ascoli Piceno e ai sindaci dei comuni di Fermo, Pedaso, Porto Sant’Elpidio e Altidona e alla stessa Società Autostrade: “Dall'esame di tutta la documentazione tecnica e progettuale presentata dalla Società Autostrade emerge in maniera netta ed inequivocabile come l'allargamento alla terza corsia dell'Autostrada A14, almeno nel tratto interessato, risulta non necessario sia nel breve come nel medio periodo.

 

E’ del tutto evidente come l'attuale sede autostradale sia in grado di sopportare, senza difficoltà, tutto il traffico veicolare che attualmente la utilizza e che solo in brevi periodi della stagione estiva (alcuni giorni di luglio ed agosto) si evidenzino delle criticità Si ritiene che l’allargamento alla terza corsia dell’autostrada dovrebbe fermarsi a Porto Sant’Elpidio in quanto l’intervento verrebbe realizzato utilizzando l’attuale tracciato, senza la costruzione di ulteriori opere”. Il sindaco sottolinea inoltre come nel tratto interessato dalla dichiarazione di valutazione di impatto ambientale, la sede dell'autostrada corre a poche centinaia di metri dal mare e che in luogo di perpetuare la logica dell'intasamento del territorio con infrastrutture di pesante impatto sull'ambiente e sulla qualità dell'organizzazione della rete delle relazioni sociali. Ribadisce inoltre che si dovrebbero privilegiare forme alternative di trasporto, soprattutto di quello pesante, tali da inquinare in maniera ridotta rispetto ai livelli attuali, di ridurre sensibilmente il carico veicolare, di rapportare l'esistente assetto viario alle effettive esigenze del traffico. Aggiungere altro cemento, altro asfalto, altro traffico per tutto il territorio del comune di Porto San Giorgio significa aumentare a dismisura sia le ricadute negative sull'ambiente che moltiplicare i fattori di rischio alla salute e alla pubblica incolumità, vuol dire aggravare notevolmente una situazione già grave ed insopportabile.

 

Conclude Brignocchi: “Preoccupa inoltre in maniera davvero rimarchevole la soluzione proposta dalla Società Autostrade per quanto concerne la galleria San Giorgio che, indubbiamente, rappresenta uno degli snodi più significativi, sia dal punto di vista tecnico che ambientale, di tutto il progetto in esame. Emerge anche a parere di questa Amministrazione Comunale, la necessità di un approfondimento della ricaduta del progetto sul contesto ambientale per quanto concerne l'aumento dell'inquinamento acustico che comporterà la lievitazione del traffico veicolare, leggero e pesante, conseguente all'allargamento alla terza corsia. Un'altra carenza, che per questa Amministrazione Comunale risulta grave proprio in ragione della conformazione del territorio comunale e dell'interferenza costituita dall'attuale sede autostradale, è quella relativa all'assoluta carenza di uno studio degli effetti che saranno prodotti dall'esecuzione dei lavori e dall'attivazione della terza corsia sugli immobili posti nelle immediate vicinanze delle opere che saranno realizzate”.

 

Per quanto riguarda la procedura di esproprio dei terreni coinvolti, l’Amministrazione comunale ricorda che gli interessati potranno prendere visione del progetto presso la segreteria generale dell’Ufficio tecnico e presentare eventuali osservazioni entro il 30 agosto.