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“Paghiamo scelte dissennate portate avanti da chi ci ha preceduto”

Porto San Giorgio | Così l’assessore Scardaoni risponde a chi accusa l’Amministrazione di scarsa cura del verde

L’assessore all’ambiente, Luigi Scardaoni, risponde alle accuse di Dionisi e di Del Vecchio: “Strano scoprire che certi consiglieri comunali che in passato hanno considerato l’ambiente come un optional fortemente fastidioso, oggi si improvvisano ambientalisti e paladini del territorio, dopo anni passati ad ignorare la città dal punto di vista ambientale. Forse oggi ci si accorge che la tendenza con noi è decisamente cambiata. Molti dei fatti di cui mi si accusa sono frutto di scelte politiche irresponsabili, portate avanti da chi mi ha preceduto.
 
Oggi siamo costretti ad intervenire dopo anni di incuria. In particolare per quanto riguarda viale Cavallotti di cui si preoccupa con ironia il consigliere Dionisi, mi spiace dover sottolineare la sua ignoranza in merito. Siamo dovuti intervenire con la potature delle alberature su ingiunzione delle Ferrovie dello Stato che ci obbligano ad eliminare rami che si protendono sulla linea elettrica, costituendo grave pericolo per la regolare circolazione dei treni.
 
Un problema che non si sarebbe verificato se gli alberi fossero stati potati e curati nel corso degli anni. Interveniamo proprio in questi giorni dopo un accordo con le stesse Ferrovie che possono interrompere l’erogazione dell’energia elettrica solo per due ore ogni volta per consentire agli operai di lavorare e comunque questo momento d’estate è un periodo di stasi per le piante che quindi possono sopportare tranquillamente la potatura.
 
Con questi lavori rispondo implicitamente anche al consigliere Carlo Del Vecchio che mi accusa spesso di non curare abbastanza le piante, proprio lui che è stato protagonista di tagli indiscriminati e dissennati di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. Basti pensare ai tratti di via Marche, a nord, e di via San Martino, a Sud, dove anche diversi esemplari di eucalipto nel pieno del vigore hanno subito un taglio scellerato.
 
Mi si accusa di lasciar seccare le piante, in realtà abbiamo piantumato numerosi esemplari, cosa mai fatta dal mio predecessore, alcuni dei quali hanno dei problemi. Per questo abbiamo provveduto a prelevare del terreno da analizzare, un’azione che si fa in città per la prima volta e che servirà ad individuare eventuali problemi. Se questo vuol dire trascurare il nostro patrimonio, mi dicano gli “esperti” nuovi ambientalisti cosa dovrei fare di più. Ritengo che le responsabilità politiche dei precedenti amministratori rimangano in tutta la loro gravità e denotino quanto fossero più preoccupati di considerare la città come un bene economico piuttosto che come patrimonio culturale ed ambientale a disposizione di tutti”.
 
L’assessore all’ambiente, Luigi Scardaoni, risponde alle accuse di Dionisi e di Del Vecchio: “Strano scoprire che certi consiglieri comunali che in passato hanno considerato l’ambiente come un optional fortemente fastidioso, oggi si improvvisano ambientalisti e paladini del territorio, dopo anni passati ad ignorare la città dal punto di vista ambientale. Forse oggi ci si accorge che la tendenza con noi è decisamente cambiata. Molti dei fatti di cui mi si accusa sono frutto di scelte politiche irresponsabili, portate avanti da chi mi ha preceduto.
 
Oggi siamo costretti ad intervenire dopo anni di incuria. In particolare per quanto riguarda viale Cavallotti di cui si preoccupa con ironia il consigliere Dionisi, mi spiace dover sottolineare la sua ignoranza in merito. Siamo dovuti intervenire con la potature delle alberature su ingiunzione delle Ferrovie dello Stato che ci obbligano ad eliminare rami che si protendono sulla linea elettrica, costituendo grave pericolo per la regolare circolazione dei treni.
 
Un problema che non si sarebbe verificato se gli alberi fossero stati potati e curati nel corso degli anni. Interveniamo proprio in questi giorni dopo un accordo con le stesse Ferrovie che possono interrompere l’erogazione dell’energia elettrica solo per due ore ogni volta per consentire agli operai di lavorare e comunque questo momento d’estate è un periodo di stasi per le piante che quindi possono sopportare tranquillamente la potatura. Con questi lavori rispondo implicitamente anche al consigliere Carlo Del Vecchio che mi accusa spesso di non curare abbastanza le piante, proprio lui che è stato protagonista di tagli indiscriminati e dissennati di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. Basti pensare ai tratti di via Marche, a nord, e di via San Martino, a Sud, dove anche diversi esemplari di eucalipto nel pieno del vigore hanno subito un taglio scellerato.
 
Mi si accusa di lasciar seccare le piante, in realtà abbiamo piantumato numerosi esemplari, cosa mai fatta dal mio predecessore, alcuni dei quali hanno dei problemi. Per questo abbiamo provveduto a prelevare del terreno da analizzare, un’azione che si fa in città per la prima volta e che servirà ad individuare eventuali problemi. Se questo vuol dire trascurare il nostro patrimonio, mi dicano gli “esperti” nuovi ambientalisti cosa dovrei fare di più. Ritengo che le responsabilità politiche dei precedenti amministratori rimangano in tutta la loro gravità e denotino quanto fossero più preoccupati di considerare la città come un bene economico piuttosto che come patrimonio culturale ed ambientale a disposizione di tutti”.

01/08/2005





        
  



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