Venerdi alle 3,30 del mattino, davanti allo chalet Lido Azzurro due persone sono venuti a diverbio e,dopo un rapido susseguirsi di avvenimenti, sono passati rapidamente dalle parole ai fatti. Entrambi erano però preparati l’uno alle mosse dell’altro visto che sono stasti trovati in possesso di armi ed utensili atti ad offendere.

La volante della polizia, avvistata del fatto, interveniva prontamente sul posto e riusciva a rintracciare quello che poi sarebbe risultato essere l’accoltellatore ovvero Marco A. , sambenedettese dell’85’, di professione muratore che con un coltello a serramanico di circa 10cm aveva cercato di colpire un altro operaio, anche lui giovanissimo, dell’82’, di origine napoletane residente a Martinsicuro.

L’aggredito rispondeva al coltello sfoderando a sua volta un manganello metallico di circa 40 cm estraibile. Purtroppo in questo caso , a differenze di quanto dice il proverbio “tra due litiganti il terzo gode” a farne le spese è stato proprio una terza persona che nel tentativo di sedare la rissa veniva raggiunto da due coltellate, una al petto ed una al braccio.

La prognosi per il ferito è di una ventina di giorni. L’accoltellatore, che ha agito da solo cercando di colpire senza riuscirvi l’avversario, è stato arrestato e denunciato per “lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi”.

Lo stesso proprietario  del manganello è stato denunciato per possesso di oggetto atto ad offendere. Secondo le prime ricostruzione dei fatti i due si cercavano da un paio di giorni proprio con l’intenzione di risolvere con fatti cruenti le loro diatribe. Ad evitare il peggio è stato determinante il pronto intervento della volante della polizia. Nel quadro di quella prevenzione rapida e efficace resa a stroncare sul nascere qualsiasi manifestazione atta a turbare la quiete pubblica e l’ordine sociale.