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Sassi dal cavalcavia : l'intervento dell’A.S.A.P.S.

| FORLI’ – Esenziali le telecamere, anche col trucco … in cima ad una sorta di palo della cuccagna. Condanne esemplari senza sconti per questi portatori insani di emozioni forti e vigliacche

Ricordiamo che nel 1996/1997 la numerazione dei cavalcavia fu una delle prima battaglie dell'Asaps, così come l'innalzamento delle reti protettive. Ricordiamo che anche allora la numerazione fu inizialmente ritenuta impraticabile, poi un apposito decreto dell'allora ministero dei Lavori Pubblici accolse la nostra proposta.
 
All'epoca dell'omicidio di Maria Letizia Berdini l'Asaps propose con convinzione anche una terza misura, quella della monitorizzazione dei cavalcavia con apposite telecamere e per rispondere a quanti sottolineavano che i cavalcavia erano troppi (ma erano troppo anche per la numerazione, infatti ammontano a diverse migliaia) propose di installare le telecamere ben visibili su alti pali, una parte delle quali potevano anche essere finte.
 
Poiché i malintenzionati e vigliacchi ricercatori di emozioni non avrebbero potuto saperlo se non scalando pericolasamente quella sorta di "palo della cuccagna" posto al margine del manufatto, l'effetto dissuasivo si sarebbe comunque ottenuto.
 
Così come all'epoca l'impegno e la sensibilizzazione attivata dell'Asaps hanno ottenuto una significativa parte di risultati con la numerazione dei cavalcavia e l'innalzamento delle reti, ora si compia un altro passo verso la sicurezza.
 
Rimane il capitolo dei protagonisti che molto spesso vengono individuati. Servono solo condanne esemplari e senza sconti di nessun genere per questi personaggi squallidi alla ricerca di facili (e non rischiose) emozioni, da poter raccontare agli intimi al bar.
 
I fatti dimostrano che la comprensione nei confronti di certi personaggi non serve. Già la strada è di per sé un oggettivo pericolo eliminiamo almeno i portatori insani di emozioni forti.

15/08/2005





        
  



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