La storia dei Sibillini e della sua antropizzazione è interamente raccolta nel Museo Antropogeografico di Amandola, situato nel piano superiore del Chiostro di San Francesco e inaugurato sabato scorso. Un museo di grande suggestione pensato e allestito dalla Carsa Spa di Pescara che ha sapientemente mescolato vecchi attrezzi e strumenti della civiltà montana con affascinanti immagini di grandi dimensioni e accorgimenti innovativi che rendono la visita di estremo interesse dall´inizio alla fine del percorso.

Il museo è stato inaugurato dopo una lunga fase di gestazione (la sua istituzione fu fortemente voluta dall´allora Sindaco Avelio Marini) alla presenza del Commissario Straordinario del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Aldo Cosentino, del Presidente della Provincia Massimo Rossi, degli assessori Marini e Olimpia Gobbi, del Sindaco di Amandola Riccardo Treggiari, del senatore Luciano Magnalbò e delle consigliere regionali Rosalba Ortensi e Franca Romagnoli.

Gli interventi che hanno preceduto il taglio del nastro sono stati caratterizzati dall´opinione comune della necessità di salvaguardare un pezzo così importante di territorio provinciale, un patrimonio di rara bellezza che è uno straordinario elemento di diversità di questo territorio. Così come è stata ribadita la validità della scelta che fu fatta di istituire un parco nazionale e l´assoluta contrarietà all´assurda idea di restringere il perimetro dell´area protetta. Casentino ha assicurato che l´impegno dell´ente parco sarà assiduo e costante che tutelare un´area che potenzialmente costituisce la risorsa più importante per il comparto turistico provinciale, Massimo Rossi dal canto suo ha garantito la presenza costante della Provincia su tutte le tematiche che riguardano le aree montane.

Il museo di Amandola ha marcate caratteristiche di unicità nelle Marche. Progettato e realizzato soprattutto per un pubblico giovane, ma capace di catturare la curiosità di tutti, il museo ripercorrere la storia di questi meravigliosi e misteriosi monti fin dai mitici viaggi dei viaggiatori medievali, spinti fin lassù dal desiderio di conoscere e scoprire la Sibilla, superando l´asprezza di un territorio talvolta inaccessibile. Tutte le specie animali e vegetali sono passate in dettagliata rassegna e illustrate attraverso foto giganti o mappe che riproducono in maniera fedele il verso degli uccelli che popolano i Sibillini. Così come delle foto degli scorci più suggestivi viene offerta una sorta di lettura ipertestuale con una grossa lente di ingrandimento che si sposta a piacimento su un´asta. E se talvolta bambini e ragazzi sono assaliti dalla pigrizia tipica della maggioranza di coloro che si aggirano nelle stanze di un museo ecco pronto il rimedio: nel museo non esistono noiose schede con scritte a caratteri piccoli, ma libri da sfogliare con pagine della grandezza di un metro quadrato, realizzate in materiale plastico indistruttibile che invogliano alla lettura per la bellezza delle foto e le dimensioni dei caratteri.