Nella mia qualità di ex Presidente del Centro Agro Alimentare, ho letto con molta attenzione quanto riportato in un quotidiano locale in merito al futuro del Consorzio. Con attenzione e con soddisfazione giacchè le iniziative che sarebbero state portate avanti dal nuovo C.d.A., sono tutte state preordinate ed impostate dal sottoscritto.

Infatti l'idea di vendere una frazione del CAAP, quella attualmente locata al Cash and Carry, onde girare l'incasso al Credito Agricolo e Industriale, è stata dell'allora Presidente Balloni messa a punto con la proprietà oggi acquirente, con l'ulteriore beneficio del venir meno del contenzioso in essere con il conduttore. Ipotesi tralaltro approvata dalla commissione tecnica istituita dai Soci nelle proprie conclusioni del 19/9/2003.

Così come è anche merito del sottoscritto, a seguito dei suoi ripetuti interventi presso le competenti sedi romane, se il Ministero delle Attività Produttive, con circolare datata 2 marzo 2005 e pervenuta al CAAP sempre sotto la Presidenza Balloni, comunicava di aver apportato modifiche alla normativa esistente tali da consentire, con particolari forme giuridiche, l'alienazione dei beni in capo ai 14 Centri Agro Alimentari sparsi per l'Italia.

Queste iniziative avrebbero consentito ed evidentemente stanno consentendo al Centro Agro Alimentare di uscire dalla crisi finanziaria che anche il precedente Consiglio di Amministrazione aveva ereditato. Colgo l'occasione per rimarcare come il mancato pagamento delle rate di mutuo, sia dipeso da una cronica sottocapitalizzazione oltre ad un piano industriale iniziale deficitario in quanto non più aderente alla evoluzione del mercato, tanto è vero che per la copertura delle suddette rate, da sempre mai saldate con i ricavi ordinari del Consorzio, venivano sistematicamente richiesti aumenti di capitale.

Confesso però di essere invidioso di una sola cosa, risulterebbe che gli emolumenti degli amministratori, oggi tre membri come da mie similari proposte di modifiche statutarie, siano passai dai 650 euro mensili, che il Presidente Balloni percepiva, ed il gettone di presenza ai Consiglieri, agli attuali 2.500, 2.000 e 1.000 euro mensili. Rilevo come tutte le mie osservazioni siano riportate su documenti ufficiali e nelle relazioni allegate ai bilanci, il tutto regolarmente approvato dai Soci. Fortunatamente la verità è figlia del tempo e non dell'autorità.

* Ex Presidente Centro Agroalimentare.