LUnesco, unutopia necessaria
Ascoli Piceno | Invitiamo i nostri amministratori a non trascurare questa carta che può consolidare limmagine di una miniera culturale come Ascoli Piceno affinché possa far parte del patrimonio mondiale dellUNESCO con il giusto riconoscimento ufficiale.
di Cav. Uff. Benito Calvaresi
LUnesco si è costituito nel 1945 e fu definita unutopia necessaria che, come acronimo, voleva identificare lAgenzia Specializzata dellOrganizzazione delle Nazioni Unite per leducazione e la cultura. Ad oggi ne fanno parte 190 Stati. Obiettivo principale a 60 anni dalla costituzione è sviluppare la comprensione storica e culturale tra i popoli. In primis proteggere il patrimonio culturale nel mondo. In Italia, purtroppo si è ecceduto nel trascurare lUNESCO ed i suoi studi. Nel 1946, 20 stati ratificarono lo Statuto UNESCO, lItalia venne considerata illustre assente. Educazione, scienza e cultura sono state sempre le colonne portanti per gli interventi mirati dellUNESCO. Non è stato mai disatteso un dialogo avanzato tra le culture nazionali ed internazionali, senza trascurare una prospettiva di cooperazione mondiale di pace. LUNESCO ha sempre tenuto in evidenza un dialogo interculturale ed interreligioso, favorendo il tutto attraverso leducazione, la scienza, la cultura ed i legami fra le nazioni.
LItalia è entrata a far parte degli Stati membri, un po tardino, il 27 Gennaio 1948. LUNESCO mira a mettere a disposizione dei popoli i patrimoni di valore e di particolare interessante aspetto estetico e scientifico. Queste scarne notizie gradisco collegarle anche ad alcuni articoli della convenzione tuttora esistente per far parte del Comitato UNESCO. E il caso di soffermarsi sullart.11 della suddetta per notare che lUNESCO si adoperi affinché il patrimonio mondiale costituisca un fondo per la protezione continua di questi valori. E molto importante tenere docchio anche lart.32 che prevede il deposito di uno strumento di adesione presso il direttore generale delle Nazioni Unite per leducazione, la scienza e la cultura affinché si possa, speriamolo tutti, far parte di una lista del patrimonio mondiale dellUNESCO ed averne il riconoscimento da parte delle apposite commissioni esaminatrici.
Tengo particolarmente a ricordare che le Marche hanno solo una città iscritta alla lista suddetta: Urbino ed a questo punto, tanto per non farla lunga, vogliamo invitare i nostri amministratori a non trascurare questa carta che può consolidare limmagine di una miniera culturale come Ascoli Piceno affinché possa far parte del patrimonio mondiale dellUNESCO con il giusto riconoscimento ufficiale, sicuro che, attraverso queste possibilità per il momento potenziali, possiamo sperare in uno sviluppo completo, costante e consolidato. Spero vivamente che queste affermazioni non vengano travisate dai soliti gufetti che fanno bella mostra di se stessi su tutti i comò della nostra città ma che insieme a quelli che hanno il piacere di collaborare per vedere la propria città crescere sotto tutti gli aspetti, possano essere considerati come animaletti porta-fortuna.
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25/08/2005
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