Venerdì 26 agosto, seconda serata al Teatro Mercantini di Ripatransone per il festival di cortometraggi CortoperScelta, organizzato dall’associazione “Arancia Meccanica” e dal direttore artistico Dante Albanesi. Le proiezioni prenderanno il via alle ore 21.30, con ingresso gratuito.

Due i principali eventi della serata. Il primo sarà “Nessuno si senta escluso”, corto ambientato nella seconda guerra mondiale, realizzato dal regista Pierluigi Lunerti e dagli alunni dell’ISC di Ripatransone.

La vicenda si svolge in una piccola cittadina dell’Italia centrale durante il regime fascista. Durante una retata fascista, la famiglia Levi viene arrestata per essere deportata nei campi di concentramento. Sergio e Ada, figli dei coniugi Levi, riescono con uno stratagemma a fuggire dai fascisti. I ragazzi si rifugiano in un cinema dove sullo schermo passano le immagini della storia d’Italia. Accese le luci in sala, come per magia sono passati sessant’anni: Sergio e Ada sono ora due settantenni. Ma la loro stessa storia si sta ripetendo con due ragazzi di colore…

“Nessuno si senta escluso” ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali la medaglia del Presidente della Repubblica e il premio UNESCO/FELLINI come miglior soggetto.

Seguirà, alle 22.30 circa, il documentario “Il Maratoneta” di Marco Leopardi, dedicato alla vicenda di Luca Coscioni, giovane docente universitario colpito dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica, e della sua battaglia in favore della sperimentazione sulle cellule staminali.

Oggi Luca Coscioni ha 37 anni. A 27 era già docente universitario a Viterbo e al tempo stesso un corridore di maratona. Improvvisamente viene colpito da una, malattia che porta alla morte in pochi anni, uccidendo progressivamente le cellule neuronali che innervano i muscoli volontari. A otto anni dall’inizio della malattia Luca non può più camminare, deve essere vestito e imboccato, parla attraverso un computer, ma è ancora vivo e lotta con ogni mezzo a favore della libertà di ricerca scientifica.

Ora Luca non corre più contro il tempo, ma contro la malattia e contro le leggi di gran parte delle nazioni europee che, come in Italia, vietano la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Ricerca che potrebbe trovare una cura per la sua patologia e per molte altre (Parkinson, Alzheimer). La storia toccante di Luca Coscioni non ha l’obiettivo di infondere pietismo; vuole invece dar voce a chi è convinto che la ricerca scientifica non può essere arrestata, nè condizionata.

Le parole di Luca dibattono su argomenti scottanti quali la clonazione terapeutica, la libertà di cura, l’etica. Luca si domanda perché non possono essere usati per la ricerca scientifica gli embrioni soprannumerari, cioè quelli avanzati dai progetti di fecondazione assistita. “In Italia si è scelto di far morire gli embrioni soprannumerari, farli buttare nella spazzatura, piuttosto che destinarli a una ricerca scientifica che potrebbe salvare le vite di milioni di persone”.

In breve tempo, Luca diviene il portavoce di centinaia di migliaia di malati. Il 13 febbraio 2001 pubblica un appello sottoscritto da 50 Premi Nobel e centinaia di scienziati, tra i quali il Premio Nobel per la Letteratura José Saramago.

Concluderà la serata il documentario “Paramatti: la casa dai mille colori” di Mario Piavoli, dedicato alla “Paramatti vernici e Pennelli” di Settimo Torinese, un’industria ormai in declino che lascia dietro di sé capannoni in disuso e grandi edifici come scheletri di dinosauri.
Sabato 27 e domenica 28, CortoperScelta proseguirà a Massignano, in Piazza Garibaldi.
Il programma del festival è consultabile su www.aranciameccanica.net/cortoperscelta .