Un piano di riordino preciso sulla sanità prima delle comunali di Fermo
Montegiorgio | Gastone Bellabarba - ex Margherita - con le intenzioni d'organizzare un comitato intercomunale di controllo, lancia le sue perplessità sui tempi d'intervento della sanità nella media valle del Tenna
di Alessio Carassai
Occorre da subito un piano preciso di riordino per il Diotallevi di Montegiorgio: sono queste le priorità che riguardano la sanità nella media valle del Tenna secondo Gastone Bellabarba anche in considerazione delle future elezioni comunali a Fermo.
"La sanità nel fermano - commenta a tal proposito Gastonme Bellabarba - è un problema trascurato da tanti anni. Problema che vede in particolare l'inefficienza dell'ospedale Murri di Fermo e il non riconoscimento dei bisogni sanitari della media valle del Tenna dove si stanno affacciando oggi alla ribalta alcuni soggetti politici del fermano per evidenti ragioni: primo perché sul problema sanità si giocano grossi interessi economici ed elettorali, secondo perché Fermo vuole ancora fare la parte del leone anche nella situazione di quinta Provincia delle Marche con 40 comuni, terzo perché il prossimo anno si svolgeranno a Fermo le elezioni comunali in concomitanza con quelle politiche".
"Occorre una democrazia dei cittadini - continua Bellabarba - per un comitato intercomuale permanente che stimoli le istituzioni a tutelare gli interessi genarali della popolazione. Ciò che necessità è un progetto credibile a cui unire le forze economiche, intellettuali del territorio. Qui non si tratta di rivendicazioni campanilistiche, si tratta più semplicemente di dare a Cesare quel che è di Cesare e combattere contro le storiche prevaricazioni e l'immobilismo di tanti politici disinteressati. Per l'ospedale di Montegiorgio occorre un piano che comprenda il ripristino del Punto di primo intervento 24 ore al giorno, il reparto di medicina per acuzie, il reparto di lungo degenza le specialità ambulatoriali: laboratorio analisi, radiologia potenziamento del servizio di fisioterapia. Una crisi della sanità antica che vede purè la questione dei posti letto scippati al territorio dalla Regione Marche e che vede la costa favorita all'entroterra che considerando il futuro di Amandola rischia di rimanere nel mezzo completamente abbandonata".
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27/08/2005
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