Terza corsia autostradale
Monte Urano | Steca: " E' ripreso il dibattito sulla terza corsia, mi butto nella mischia lanciando alcune considerazioni sulla viabilità fermana, non con la presunzione di avere ragione, ma con l'auspicio di arricchire il confronto"
di Mirko Steca*
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E' ripreso il dibattito sulla terza corsia, mi butto nella mischia lanciando alcune considerazioni sulla viabilità fermana, non con la presunzione di avere ragione, ma con l'auspicio di arricchire il confronto e la speranza che presto che il senso di responsabilità del territorio prevalga e si arrivi a qualcosa di concreto.
Rispetto le posizioni e le soluzioni proposte da enti e consensi civici che evidenziano problematiche serie, ma sono rammaricato che, come spesso accade, si scivola in uno scontro tra istituzioni o schieramenti politici con il rischio di frenare lo sviluppo del territorio.
Esempi? Il Prg ed il progetto per la nuova strada del ferro del comune di Fermo, la rotatoria a Campiglione, bloccati da cavilli burocratici provinciali immagino con il solo scopo di danneggiare l'amministrazione di Fermo perchè di centrodestra.
Ora braccio di ferro sulla terza corsia. Cerchiamo su questo argomento un "compromesso" condiviso da tutti e congeniale per la nostra terra in maniera da ottenere il massimo e con precise garanzie dagli organi interessati.
Il Territorio Fermano ha bisogno di una nuova viabilità locale, adeguare e vecchie strade alle esigenze socio-economiche e quindi viarie attuali: una nuova strada di collegamento mare-monti la priorità assoluta. Tale intervento si sposerebbe bene con la terza corsia autostradale, casello di Porto Sant'Elpidio con uno svincolo fino a Campiglione e uno per la Valdaso.
Questultima, infatti, cerniera tra Fermo ed Ascoli, ha già due tracciati rettilinei per il collegamento con l'entroterra che andrebbero potenziati solo per ridurne la pericolosità. Le risorse paesaggistiche stanno portando buoni risultati di promozione per cui attraversare questo territorio con una autostrada significherebbe fargli del male e provocare un impatto ambientale non inferiore a quello di una terza corsia. Sarebbe un ulteriore errore che andrebbe ad aggiungersi a quello fatto quando si costruì l'attuale tracciato autostradale troppo vicino al centro abitato.
Un errore questo però a cui non si può più porre rimedio.
Anche perché Porto san Giorgio, centro turistico e commerciale, sarebbe penalizzata se perderebbe l'uscita autostradale che deve essere interpretata come possibilità di sviluppo, Civitanova e Grottammare insegnano.
Esempi? Il Prg ed il progetto per la nuova strada del ferro del comune di Fermo, la rotatoria a Campiglione, bloccati da cavilli burocratici provinciali immagino con il solo scopo di danneggiare l'amministrazione di Fermo perchè di centrodestra.
Ora braccio di ferro sulla terza corsia. Cerchiamo su questo argomento un "compromesso" condiviso da tutti e congeniale per la nostra terra in maniera da ottenere il massimo e con precise garanzie dagli organi interessati.
Il Territorio Fermano ha bisogno di una nuova viabilità locale, adeguare e vecchie strade alle esigenze socio-economiche e quindi viarie attuali: una nuova strada di collegamento mare-monti la priorità assoluta. Tale intervento si sposerebbe bene con la terza corsia autostradale, casello di Porto Sant'Elpidio con uno svincolo fino a Campiglione e uno per la Valdaso.
Questultima, infatti, cerniera tra Fermo ed Ascoli, ha già due tracciati rettilinei per il collegamento con l'entroterra che andrebbero potenziati solo per ridurne la pericolosità. Le risorse paesaggistiche stanno portando buoni risultati di promozione per cui attraversare questo territorio con una autostrada significherebbe fargli del male e provocare un impatto ambientale non inferiore a quello di una terza corsia. Sarebbe un ulteriore errore che andrebbe ad aggiungersi a quello fatto quando si costruì l'attuale tracciato autostradale troppo vicino al centro abitato.
Un errore questo però a cui non si può più porre rimedio.
Anche perché Porto san Giorgio, centro turistico e commerciale, sarebbe penalizzata se perderebbe l'uscita autostradale che deve essere interpretata come possibilità di sviluppo, Civitanova e Grottammare insegnano.
Realizzare un'altra autostrada attraversando trasversalmente le colline avrebbe poi costi esagerati.
Bisogna invece destinare le risorse per interventi mirati sulla vallata del Tenna dove la viabilità è impossibile: si pensi ad un tragitto Montappone-Campiglione-Porto San Giorgio, parliamo di ore.
L'esigenza di una migliore viabilità locale si coniuga con la terza corsia della A14, con il casello di Porto S.Elpidio e con lo svincolo (primo tratto mare monti) da Paludi fino a Campiglione, centro nevralgico della nuova provincia di Fermo.
Stringiamo i tempi per una soluzione ottimale da far sottoscrivere alla società autostrade e con il
coinvolgimento e contributo di tutti gli enti coinvolti che devono fare ognuno la sua parte.
*dirigente provinciale An
L'esigenza di una migliore viabilità locale si coniuga con la terza corsia della A14, con il casello di Porto S.Elpidio e con lo svincolo (primo tratto mare monti) da Paludi fino a Campiglione, centro nevralgico della nuova provincia di Fermo.
Stringiamo i tempi per una soluzione ottimale da far sottoscrivere alla società autostrade e con il
coinvolgimento e contributo di tutti gli enti coinvolti che devono fare ognuno la sua parte.
*dirigente provinciale An
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29/08/2005
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