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Una nuova opera artistica impreziosirà la cattedrale ascolana

Ascoli Piceno | Il 4 agosto verrà inaugurato un pannello bassorilievo in ceramica di 28 metri quadrati realizzato dall’artista faentino Goffredo Gaeta e fortemente voluto dal Vescovo Silvano Montevecchi.

 Domani sera, giovedì 4 agosto, alle ore 21, la Cattedrale di Ascoli sarà impreziosita di una nuova opera d’arte: verrà infatti inaugurato un pannello bassorilievo in ceramica di 28 metri quadrati realizzato dall’artista faentino Goffredo Gaeta e fortemente voluto dal Vescovo Silvano Montevecchi. Il titolo dell’opera, particolarmente significativo, è: I martiri del novecento nella visione dell'Apocalisse ed intende celebrare quella schiera innumerevole di uomini e donne che nel secolo appena trascorso hanno testimoniato, fino a donare la loro vita per amore, la loro adesione a Cristo.

 Significativa anche la data scelta dalla Diocesi per l’inaugurazione: il 4 agosto, vigilia della festa del Patrono della città S.Emidio, primo vescovo e martire della chiesa ascolana. Una sorta di connessione ideale fra il martirio dei primi secoli del cristianesimo che ha portato il cristianesimo nelle nostre terre e i martiri della nostra epoca che ci invitano a riscoprire le radici della nostra fede.

 Giovedì sera interverranno all’inaugurazione, oltre al Vescovo Silvano Montevecchi, il Card. Achille Silvestrini, Prefetto emerito della Congregazione delle Chiese orientali che per primo ha incoraggiato il Vescovo nel portare a termine la sua felice intuizione; P. Augusto Gianfredda, Gesuita, che ha svolto il ruolo di Consulente teologico nella realizzazione dell’opera; il prof. Goffredo Gaeta, validissimo ceramista faentino che ha realizzato il bassorilievo e l’Arch. Prof. Francesco Zurli, soprintendente emerito ai monumenti di Ravena, Verona e Roma.

 L’opera, interamente in ceramica, consiste in un bassorilievo di metri 6,92 per 4,11 ed esprime, oltre all’innegabile valore artistico, anche il riferimento ecumenico: la teoria dei martiri, rappresentata nel pannello, è guidata da S. Emidio e racchiude testimoni eminenti delle diverse confessioni cristiane. Ed infatti il Vescovo nella brochure di presentazione scrive: “Tutte le confessioni cristiane - cattolica, ortodossa e protestante - hanno vissuto questa esperienza tanto da poter dire che esiste un ecumenismo dei martiri”. Ed inoltre egli stesso spiega il senso teologico-pastorale dell’opera: “Eravamo forse troppo abituati a pensare ai martiri in termini un po' lontani, quasi si trattasse di una categoria del passato, legata particolarmente ai primi secoli dell'era cristiana. La memoria dei martiri, voluta da Papa Giovanni Paolo II durante l'Anno Giubilare, ci ha aperto uno scenario sorprendente, mostrandoci il nostro tempo particolarmente ricco di testimoni che, in un modo o nell'altro, hanno saputo vivere il vangelo fino a dare la suprema prova del sangue”.

 I lavori per il posizionamento del pannello in Cattedrale (è stato collocato nella navata di sinistra, sulla parete dove insiste la cappella della Madonna delle Grazie) sono stati eseguiti in accordo e con i permessi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico della Regione e con la collaborazione dell'Arch. Michele Picciolo per la direzione del delicato lavoro di montaggio, dell'Arch. Valerio Borzacchini che ha fornito le planimetrie della Cattedrale e della Ditta Gaspari che ha celermente eseguito i lavori di posizionamento.

Nella “moltitudine immensa di coloro che, passati per la grande tribolazione, hanno rese candide le loro vesti nel sangue dell’Agnello” (Ap 7,14), sono riconoscibili le figure di alcuni martiri del ‘900.

• Maria Goretti (+ 1902). Giovane di nobili ideali cristiani, vissuta nell’Agro Pontino, a Nettuno. Uccisa da un aggressore, dopo un tentativo di violenza sessuale. Canonizzata nel 1950 da Pio XII, come “martire della fede e del pudore”.
• Charles de Foucauld (+ 1916). Monaco trappista, presbitero. Eremita nel Sahara algerino, a Tamanrasset, tra i Tuareg. Assassinato durante un attacco di predoni del deserto. Approvate dalla Santa Sede, nel 1968, diverse congregazioni ispirate da Padre de Foucauld: le Petites Soeurs du Sacré Coeur de Jésus, la Fraternité des petites Soeurs de Jésus e i Petits Frères de Jésus.
• Miguel Augustin Pro (+ 1927). Presbitero della Compagnia di Gesù. Zelante nel ministero pastorale, dedito alle attività assistenziali. Ingiustamente condannato dal regime anticattolico e fucilato nella Città del Messico. Beatificato nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II.
• Pavel Florensky (+ 1937). Professore all'Accademia di teologia di Mosca, filosofo,  epistemologo, matematico, fisico, inventore, musicista. Marito e padre di cinque figli. Presbitero della Chiesa Ortodossa. Deportato, dal regime stalinista, in Siberia e fucilato presso Leningrado.
• Maksymilian Kolbe (+ 1941). Frate francescano polacco, offertosi per essere ucciso in sostituzione di un padre di famiglia, nel campo di concentramento nazista di Auschwitz in Polonia. Canonizzato nel 1981 da Papa Giovanni Paolo II.
• Edith Stein (+ 1942). Ebrea, filosofa, convertita al cattolicesimo ed entrata nel Carmelo di Köln. Morta nei forni crematori del campo di concentramento nazista di Auschwitz in Polonia, offrendo il suo olocausto per il popolo di Israele. Canonizzata da Papa Giovanni Paolo II nel 1998. Proclamata copatrona d'Europa nel 1999.
• Dietrich Bonhoeffer (+ 1945). Pastore luterano, uno fra i massimi teologi del Novecento, membro attivo della resistenza al na¬zismo. Impiccato, per ordine diretto di Hitler, nel campo di concentramento di Flossenbürg.
• Eugenio Bossilikov (+ 1952). Passionista. Vescovo di Nicopoli, in Bulgaria. Ucciso dal regime stalinista.
• Emyle Biayenda (+1977). Cardinale Arcivescovo di Brazzaville, in Congo. Ucciso da un comando militare.
• Oscar Romero (+ 1980). Arcivescovo di San Salvador, nell’America Centrale. Difensore dei campesinos. Ucciso, durante la celebrazione dell’Eucaristia, da un sicario del governo di estrema destra.

03/08/2005





        
  



4+5=
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