In ogni caso, qualunque ne sia la ragione, la donna deve essere uccisa, anche nell’anima. Così l’hagji (o Haji) conferma al boia. È il libro che lo comanda, dice sfogliando le pagine ingiallite di quello che sembra una raccolta di massime e di verità, religiose o giuridiche o filosofiche”. Così in una delle recensioni del Sole 24 ore si svela l’essenza di un film “Silenzio tra due pensieri” del regista iraniano Babak Pajani che molto ha fatto parlare di sé.

Una riflessione profonda sulla donna e sull’integralismo islamico è quello proposto dalla rassegna di cinema all’aperto a Villa Murri a Porto Sant’Elpidio che rientra nella programmazione culturale più generale.

“Vogliamo proporre una riflessione sul significato della libertà di pensiero in un regime di integralismo religioso – ha commentato l’assessore alla cultura Renzo Franchellucci – La rassegna di villa Murri anche quest’anno propone una programmazione di qualità che va al di là della proiezione del film. Domani sera e sabato saranno rispettivamente un produttore ed un
regista a presentare i loro lavori al pubblico elpidiense”.

Per domani sera, venerdì, infatti il film “Tickets” sarà presentato dal suo montatore e produttore Babak Karimi(che rimarrà a parlare delle tematiche del film dopo la proiezione), mentre sabato dalle 18 sarà il regista Babak Pajani ad incontrare gli spettatori prima della proiezione del film “Silenzio tra due pensieri”, che in qualche modo segna il ritorno di un amico dell’area di Villa Murri, ovvero la regia iraniano Abbas Kiarostami, che è statoco-regista anche nel film di Pajani.