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Coppa Italia: Ascoli batte Acireale 2-0

Ascoli Piceno | In gol Ferrante e Fini. Intanto il caso Genoa torna a far discutere.

di Federica Poli

ASCOLI (4-4-2) Coppola; Carbone, Corallo (36st Lauro), Cudini, Del Grosso; Foggia, (18 st Cariello) Belingheri, Cordova, Fini (6 st Giampaolo), Ferraro, Ferrante. A disp Maurantonio, Costanzo, Per rulli, Antonazzo all. Silva-Giampaoloù
ACIREALE (4-3-2-1) Corona; Paolacci, Di Dio, Cocuzza, Raneri; De Francesco (8 Mancino), Scarlato, Leon; Genevrier (dal 15 st Vieitiello), D’Alessandro (32 st Ierna); Giglio. A disp. Lacche e Leopardi) All. Ugonotti.
Arbitro De Santis di Roma
Ammoniti: Leon, Giampaolo


Un Ascoli decisamente più convincente quello chiamato questa sera a dimostrare il grado di preparazione atletica in vista del campionato (A o B?). la Coppa Italia diventa il primo vero impegno stagionale e l’undici di Giampaolo risponde: presente. La formazione schierata in campo con in coppia Ferraro e Ferrante davanti è un inedito visto che il laziale è stato sempre in duo con Giampaolo entrato poi nel secondo tempo.

La gara è godibile grazie anche ad un Acireale pimpante con Genevrier e D’Alessandro capaci di dar del filo da torcere al portiere di casa. L’Ascoli è più tonico e vuole segnare. Ci riesce grazie all’affondo vincente di Marco Ferrante al 28’. L’ex granata non perdona e raccoglie una punizione battuta da Cordova e insacca con un diagonale imprendibile per Corona. Fini ripete al 46’ e le squadre vanno a riposo. Il secondo tempo è solo di contenimento e i marchigiani amministrano il vantaggio in attesa di conoscere la vincente tra Martina e Bari da affrontare domenica 14.


CASO GENOA: Si tinge di giallo il caso Genoa-Venezia. Pare  che durante la riunione della CAF i giudici si siano scambiati foglietti di derisione nei confronti del Patron rossoblu Preziosi. La prova sono tali fogli abilmente stracciati e cestinati ma altrettanto abilmente recuperati e ricostruiti nei quali ci sono specifiche offese ad Enrico Preziosi giudicato un "fesso", in altro vengono indicati due giudici del Consiglio di Stato e della Caf Carboni e Marchitiello additati come appartenenti a ‘ndrangheta e camorra nonché altre illazioni varie.

Ora il collegio difensivo del Patron Genoano (Biondi, Crippa e Coppi) sostiene che la sentenza fosse stata già scritta. Ogni giorno ne accade una nuova, non ultima la missiva  del Presidente della Disciplinare Franchini che in riferimento al caso Preziosi parla di “vicende di natura extra calcistica”.
Aspettiamo comunque la sentenza della CAF qualunque essa sia nonché la decisione del Consiglio di Stato chiamato a pronunciarsi su Torino e Perugia con la  speranza (vana?) che il giallo non si infittisca.

Il pubblico pagante questa volta va via indignato.

 

07/08/2005





        
  



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