Da più parti mi è giunta la richiesta di leggere la vicenda della nomina di Bagalini alla Picena Energia e la sua prossima uscita di scena dal Consiglio comunale. Presto fatto. Le motivazioni si articolano su tre piani:

1) Il primo piano attiene alla filosofia prioritaria del Sindaco: i posti di potere retribuiti vanno distribuiti solo ai fedeli amici, che poi saranno riconoscenti. E chi è più fedele e riconoscente di Bagalini?

2) Il secondo è teso a decimare ulteriormente la rappresentativa consiliare di Forza Italia portandola da tre, numero che oggi determina la maggioranza in Consiglio comunale, a due che nulla conta.

3) Il terzo piano preordina le future strategie elettorali - concordate con Scaltritti - e pone il fidato Bagalini, non più consigliere di FI, al riparo da dissapori anche solo di facciata tra FI e il Sindaco, che alla ripresa pre-autunnale della politica locale accoglierà le richieste di AI e di AN ed allontanerà Gabrielli (o altro assessore di FI) dalla compagine esecutiva facendo spazio al rampante La Manna.

Salvati le capre (loro) ed i cavoli (loro), resterà una politica di carta pesta basata su appoggi reciproci, patti blindati, alleanze tra nemici, raids avventurosi, conflitti d'interesse.

Ma la Gente capirà o continuerà a dare della vittima al "povero" Martinelli? Forse i nostri concittadini si lamenteranno un poco, ma poi - come auspicato dal Sindaco - si lasceranno assorbire dai problemi quotidiani sempre più pressanti e distrarre dall'epopea della magica Samb.

E il giuoco sarà fatto. Si può continuare a giocare la partita della politica locale anche sacrificando qualche pezzo.

*Nuova Alleanza Sambenedettese