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Villaggio del Lavoro e Palasport accendono il dibattito alla Festa de l'Unità

Montegranaro | Critici i Ds. Il sindaco interviene nel dibattito e rassicura: "Vi garantisco che il Villaggio del Lavoro e il palasport verranno realizzati"

di Paola Pieroni

 
Piuttosto infuocato e carico di spunti di riflessione il dibattito di ieri sera sulla questione più sentita a Montegranaro: il Villaggio del Lavoro e il Palasport.

Tanti i problemi che ruotano attorno a questo ambìto progetto e tante pure le preoccupazioni e le perplessità. La questione è stata lungamente dibattuta, ieri sera, nel corso di un incontro con la cittadinanza, in occasione della Festa de l’Unità.

”L’errore è stato - ha commentato Aronne Perugini, capogruppo consiliare dei DS di Montegranaro - di aver legato il nostro futuro ad una sola ditta, quel privato che dopo l’inaugurazione del sottopasso, avvenuta un anno e mezzo fa, non ha più fatto alcun lavoro”. Un’osservazione, questa, che non suona certo come nuova visto che si è sempre imperniata qui la critica arrivata dai banchi di minoranza all’indirizzo dell’amministrazione comunale sulla questione “Villaggio del Lavoro”.

E Perugini è tornato a segnare le tappe della vicenda ricordando alcuni step piuttosto precisi.
I lavori per il progetto “Villaggio del Lavoro” assegnati alla ditta Calepio Scavi nel 2002 sono fermi da più di un anno.
La consegna del nuovo Palasport sarebbe dovuta avvenire nel 2004. Inoltre dei 126 ettari di terreno affidati all’impresa costruttrice solo 80 sono stati acquisiti, per un costo complessivo di 16milioni di euro. In più le polizze fideiussorie affidate alla ditta sono scadute, senza alcun rinnovo.

Ora le opzioni in campo sono due: il subentro di altre tre ditte che proseguiranno le opere iniziate nel 2002 e l’altra possibilità, condivisa dall’apposizione, di dichiarare inadempiente la società Calepio Scavi per gli ingenti danni arrecati.

”Dal punto di vista legale - ha detto l’avvocato Nullo Palazzetti - la Calepio Scavi deve pagare per tutti i danni arrecati alla cittadinanza. La ditta costruttrice ha assunto una concessione assoluta e monopolistica delle opere. Certamente l’amministrazione avrebbe già dovuto tutelarsi, visto che i privati lo hanno già fatto”.

“La Calepio Scavi aveva a suo tempo stipulato quattro convenzion i- ha aggiunto Aronne Perugini - tre per l’area Pian del Chienti e una per la zona Mezzina. Entro 12 mesi erano previste - questo quanto stabilito nella convenzione- le opere di urbanizzazione ed entro 36 la fine dei lavori. La data di inizio era il 30 dicembre 2002 e questo significa che i lavori dovranno essere ultimati tra qualche mese. Cosa impossibile, anche con il subentro di altre ditte”.

Sull’aspetto progettuale è intervenuto il consigliere comunale Oreste Basso inquadrando il problema dal punto di vista tecnico per poi passare la parola a Sandro Cipollari della Cgil di Fermo e a Roberto Vallasciani vice presidente Anci, per tracciare una panoramica sulla crisi calzaturiera.

Dopo più di due ore di dibattito, la parola è arrivata anche al primo cittadino Giovanni Basso che, seppur non invitato tra i relatori (si era pur sempre ad una festa di partito), non è mancato di dire la sua.

“Tutto quello di cui avete parlato questa sera  non fa capo all’amministrazione. Voi state confondendo i ruoli – ha tuonato senza mezzi termini – Ci sono ingegneri ed avvocati che stanno seguendo la questione. A noi, come amministratori, non compete quello di cui avete lungamente dibattuto. Vi garantisco che stiamo facendo tutto nella massima diligenza. Il Villaggio del lavoro non è affatto, come qualcuno crede, un’opera faraonica.
Nel corso di questo incontro mi avete attaccato per più di due ore. Mi sono sentito condannato a morte da un plotone di esecuzione, per la precisione da un plotone di sette persone. Io vi garantisco che il palazzetto verrà realizzato. L’idea del Villaggio del lavoro è nata da un’ottica ben precisa, quella di diversificare la produzione, che è esclusivamente calzaturiera e allo stesso tempo sostenere il settore calzaturiero, che mai come in questo periodo sta subendo una crisi di questa portata”.

Tanti i problemi, tante le proposte e le prospettive per un rilancio di Montegranaro e l’incontro organizzato dai Ds nel corso della Festa de l’Unità ha centrato in pieno l’obiettivo: riaprire un dibattito su tali delicate questioni per un’analisi a 360 gradi.

A breve la discussione approderà in consiglio comunale.

01/09/2005





        
  



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