I criteri per l’attuazione in sede provinciale del Piano regionale di edilizia residenziale (biennio 2004-2005) saranno discussi da operatori pubblici e privati domani – giovedì 15 settembre – nella sala convegni della Provincia, a Piediripa (via Velluti), alle ore 15.30. L’incontro è promosso dall’assessorato provinciale all’Urbanistica ed è aperto a tutti coloro che sono interessati al settore dell’edilizia cosiddetta “popolare”. In particolare, sono stati invitati a partecipare al confronto i rappresentanti di Comuni, associazioni di categoria, sindacati e parti sociali, associazioni dei consumatori, Iacp ed Ersu, Confindustria, associazioni dell’artigianato, cooperative e realtà associative cui fanno riferimento i cittadini immigrati.

 

I lavori verranno coordinati dall’assessore Cesare Martini e dai dirigenti del Settore Urbanistica della Provincia. “Le finalità del Piano regionale di edilizia residenziale sono quelle di ridurre le tensioni abitative a livello locale – spiega lo stesso Martini – attraverso una serie di interventi di edilizia pubblica volti ad ampliare, e quindi a calmierare, il mercato delle locazioni. Le risorse disponibili per le Marche sono complessivamente 33 milioni e 695 mila euro; al territorio maceratese sono stati destinati 7 milioni e 601 mila euro per la realizzazione di uno specifico programma di interventi.

E’ la prima volta che la Provincia ha il compito di destinare le sue risorse, vogliamo quindi utilizzarle al meglio. Per questo motivo, d’intesa con gli assessorati al Patrimonio, alla Programmazione economica, all’Ambiente e ai Servizi sociali, si è cercato di coinvolgere il maggior numero di soggetti, pubblici e privati, interessati a questo settore, così da giungere a una concertazione più ampia possibile sulle scelte da compiere”.

Nella riunione di domani si discuteranno, appunto, i criteri in base ai quali verranno poi redatti ed emanati i bandi di attuazione del Piano.

 

“Gli obiettivi principali da perseguire – sottolinea l’assessore Cesare Martini – sono quelli di incrementare il numero degli alloggi ‘Erp’ degli enti pubblici e di indirizzare gli operatori privati (imprese e cooperative) verso interventi che favoriscano l’accesso a locazioni calmierate e alla proprietà della prima casa. Inoltre, si punta alla riqualificazione urbana tramite sinergie pubblico-private e il recupero dei centri storici, non dimenticando infine sperimentazioni legate alla sostenibilità ambientale e, in particolare, all’introduzione di elementi di bio-edilizia”.