"Noi non abbiamo previsto l’edificazione dell’area del parco delle Canossiane, ma di un area già cementificato”.

Si apre con queste parole la conferenza stampa convocata dal primo cittadino, Claudio Brignocchi, per fare un po’ di chiarezza in merito alla vicenda Canossiane che nelle ultime settimane è stata al centro di non poche polemiche, soprattutto da parte di cittadini, che per l’occasione hanno perfino costituito un comitato.

Nell’assemblea pubblica di sabato prossimo, che si terrà in loco, sul Parco delle Canossiane l’amministrazione spiegherà alla cittadinanza cosa in sostanza prevede il progetto, come è stato predisposto dai privati - in concreto come sarà il progetto - e quali sono i soggetti interessati.

“Noi ora ci troviamo a gestire - osserva Brignocchi - un piano regolatore di 7 anni fa. È su questo che ci confrontiamo. Quando il piano è stato approvato nel ‘98 non abbiamo avuto nessuna lamentela. Non mi spiego perchéce  ne siano  proprio ora. Sarebbe stato molto più ragionevole sollevare la questione per le aree attigue al Comune o per il Grand Hotel. Voglio ricordare che a capo e sottolineo in prima fila - non defilati - di quel comitato ci sono quelle persone che tempo fa hanno votato a favore dell’edificazione. Questo tipo di comportamento va denunciato e condannato”.

Di certo il sindaco Brignocchi questo accanimento non riesce a spiegarselo, proprio perché quando quel piano è stato votato nessuno si è opposto.

“Siamo insorti - continua Brignocchi - quando eravamo all’opposizione annullando la variante specifica e attuale. Il programma amministrativo non prevedeva nessuna modifica in tal senso.

Noi non stiamo parlando del piano delle Canossiane che tra l’altro è vincolata, ma di una parte destinata all’edilizia residenziale pubblica convenzionata.

Una superficie di 1100 metri quadrati per l’edificazione e di 5600 metri quadrati da destinare a parco a ridosso del lungomare.

Abbiamo vagliato tutte le ipostesi possibili, dall’esproprio alla riproduzione del vincolo, altri percorsi con la Provincia e la risultanza tra costi e benefici è andata verso il pubblico interesse.
Questo si tratta di un intervento a costo zero. In attuazione, lo ripeto di un piano regolatore mai contestato. Abbiamo scartato l’ipotesi dell’esproprio perché i costi sarebbero stati troppo alti, ben 1300 mila euro.

La valutazione segue infatti un criterio ben preciso e noi preferiamo investire anche in altre aree.

Il comparto piano delle Canossiane è stato trattato come tutti gli altri comparti. È infatti un intervento privato con una filosofia di interesse pubblico”.

E al termine Brignocchi fa sapere che per un esproprio non riuscito, l’amministrazione dovrà sborsare la bella cifra di 430 mila euro al signor Ciarrocchi.

Anche questo un costo che viene ereditato dalla passata amministrazione.

L’appuntamento è per sabato al parco delle Canossiane alle ore 16, con l’assemblea pubblica e per l’occasione si ritornerà a parlare di tali questioni alla presenza della cittadinanza.