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«GUBBIO 2005: Silvio, ascoltaci. FI siamo noi.»

Ascoli Piceno | Dal 8 al 10 settembre si è svolto la «4^ Edizione della Scuola di Formazione di Forza Italia» presso il Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio.

di Giuseppe Orsini


Dal  8  al  10  settembre si è svolto la  «4^  Edizione della Scuola di Formazione di Forza Italia» presso il Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio.
Tema: «PERSONA, RESPONSABILITA’, SOLIDARIETA’: L’IDENTITA’ DEL NUOVO PARTITO DELLA LIBERTA’».
Per molti di noi è un appuntamento fisso.
Eravamo almeno  500  giovedì e venerdì. Un migliaio sabato.
Con spese di iscrizione, viaggio ed albergo a carico nostro. Altro che partito ricco!
Oltre allo stato maggiore di  FI,  Silvio Berlusconi compreso (sabato), erano presenti - come Relatori –  Stefania Craxi, Benedetto Della Vedova, Giuseppe De Rita, Franco Frattini, Giuliano Ferrara e Magdi Allam.
Presenti anche Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio per presentare il libro   
“FORSE DOMANI T’AMMAZZO  (CINQUANTOTTO GIORNI ALL’INFERNO)”  di Letizia Leviti.
Ne parlerò in un successivo articolo.
Riporto poche note ed impressioni personali.
FORZA  ITALIA  è un partito più che mai vivo, non in via di smobilitazione.
Lo dimostrano il “tifo da stadio” con cui sono stati accolti alcuni interventi (Pera, Bondi, Brunetta, per tacere di Berlusconi).     
 
INASCOLTATI
Erano presenti Sindaci, Consiglieri Regionali, Parlamentari, Ministri.
Altri erano presenti per personali aspirazioni in vista delle imminenti elezioni.
Ma il grosso dei presenti eravamo semplici militanti.
In due giorni e mezzo di dibattito e relazioni di esponenti di  FI,  della  Cdl  e degli illustri Ospiti, a noi – militanti - sono stati riservati non più di  20  minuti. Siamo riusciti a parlare solo in sei.
Io, personalmente, ho sostenuto con forza che è ora di eliminare lo scollamento tra vertici ed eletti di  FI  e militanti ed elettori.
Mi sono rivolto a Sandro Bondi, Coordinatore Nazionale ed a Elisabetta Gardini, Portavoce del Coordinamento nazionale, presenti in sala e ad Antonio Palmieri, responsabile del Sito ufficiale di FI.
Ho ribadito che paghiamo di persona, giornalmente, senza chiedere né volere nulla in cambio.
Mai.
Altro che rivendicare candidature sui giornali!
Siamo maggioranza in  FI:  decine, forse centinaia di migliaia.
Ma siamo inascoltati, con danno incalcolabile per la democrazia interna e per le istanze – inascoltate - della gente comune. E per i voti persi.
Ho detto che vogliamo esser sentiti ed informati perché siamo il collante tra  FI  ed elettori.
Oltre metà dei presenti ha condiviso, applaudendo.  
Non mi illudo che le cose cambino dall’oggi al domani.
Spero di essere smentito sonoramente.
Il tanto citato Brunetta, oltre a denunciare le carenze a livello governativo causa ingessatura burocratica propria dell’Italia, conflittualità tra i partiti ed ostacoli creati a bella posta dall’opposizione, ha lamentato anche lui mancanza di comunicazione in FI.      
E ne è seguito il tifo da stadio di cui hanno parlato i giornali.
Certo, ci è andato pesante. Ma è ora di parlare apertamente dei necessari cambiamenti.
 
IMMIGRAZIONE  e  TERRORISMO
Due interventi sono stati sottovalutati dalla stampa. Forse perché hanno parlato dopo Silvio Berlusconi.
Franco Frattini, Vice Presidente della Commissione Europea, ha riferito che finalmente tutte e 25 le Nazioni stanno unendo ed armonizzando i loro sforzi contro il terrorismo.
Oggi solo un terzo delle espulsione di clandestini decise in Europa hanno realmente seguito. Inoltre, chi viene espulso da uno o più Paesi europei, può entrare e circolare liberamente negli altri Paesi UE. Da novembre 2005 una espulsione avrà valore in tutti e 25 i Paesi.
Magdi Allam, autore di  “Noi e gli altri”  e  “Vincere la paura”, nonché Vice Direttore del Corriere della Sera, ha sostenuto che occorre che gli immigrati abbiano la dovuta accoglienza.
Ma debbono accettare le nostre leggi, la nostra cultura, la nostra lingua.
I loro figli debbono frequentare le scuole italiane. Insomma, accogliamoli.
Ma solo se vogliono integrarsi.
Altrimenti portano conflitti ed odio. E magari di terrorismo.
 
SILVIO  BERLUSCONI
Infine, l’intervento di Silvio Berlusconi.
Tralascio quanto ha detto, ampiamente riportato da TV e giornali.
Berlusconi è il solito trascinatore: ha ancora tanta voglia di cambiare l’Italia, ottimismo e capacità da vendere.
Concludo con una nota di colore.
Nel salone del Park Hotel ai Cappuccini eravamo stipati.
Berlusconi, con la solita spontaneità, visto un signore anziano in piedi, lo ha fatto sedere in prima fila in uno dei (pochi) posti riservati agli invitati di riguardo. Poi ha fatto sedere due signore anziane al tavolo della presidenza (vedi foto), tra le ovazioni dei presenti.
Dato il caldo, ha chiesto se poteva togliersi giacca e cravatta. Lo abbiamo autorizzato!
Così ora possiamo dire non solo di avere un Presidente operaio, ma anche . . . in maniche di camicia (vedi foto).
Anche questo dimostra che FI è viva e vegeta.    

16/09/2005





        
  



5+5=

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