I rappresentanti dell'azienda di Martinsicuro che in agosto, hanno svuotato dei macchinari il loro sito produttivo, per spostarli in parte a Corropoli, senza avvertire i 35 dipendenti che vi lavoravano, non si sono presentati questa mattina a Teramo, all'incontro fra le parti convocato dalla Provincia per aprire un tavolo di confronto con il Sincobas , sindacato che grazie a due iscritte aveva segnalato la vicenda alle autorità competenti.

La ditta ha inviato solo una nota in cui si dice "di non sentirsi obbligata a discutere la questione". Per il coordinatore provinciale di Ascoli del Sincobas "si tratta della dimostrazione palese di come l'impresa continui ad assumere un atteggiamento arrogante e abbia completamente torto nei comportamenti recentemente assunti, ignorando praticamente tutte le maestranze.

Noi comunque, riteniamo che per le tante lavoratrici dell'azienda ci siano ancora delle speranze, anche grazie all'impegno dell'Amministrazione provinciale di Teramo, che ha detto, per il tramite di un suo rappresentante - il dr. PierLuigi Babicola - di voler proseguire nella sua opera di mediazione fra le parti, chiamando la proprietà della ditta tessile ad un nuovo incontro, e questa volta direttamente e solo con la Provincia. " Il Sincobas proseguirà intanto, parallelamente a portare avanti le sue azioni specifiche a difesa del posto di lavoro e della dignità di tante persone, colpite dalla inattesa e inspiegabile decisione aziendale, non giustificata da nessun tipo di difficoltà economica o dialtro genere.

Per informazioni : 349-4103507

SINCOBAS di Ascoli Piceno