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L'Ascoli esce a testa alta dal Delle Alpi nonostante la sconfitta

Ascoli Piceno | Cariello festeggia il gol del momentaneo pareggio. Di Del Piero le reti della Juve.

JUVENTUS (4-4-2) Abbiati; Zebina (4’ Blasi), Kovac, Cannavaro, Zambrotta; Camoranesi, Vieira, Nedved; Del Piero, Trezeguet (1 st Ibrahimovic). A disp. Bonnefoi, Olivera, Mutu, Giannichedda, Zalayeta. All. Fabio Capello
ASCOLI (4-4-2) Coppola; Comotto, Cudini, Domizzi, Del Grosso; Cariello (6 st Foggia), Parola, Cristiano, Fini; Quagliarella (6’ Ferrante), Bjelanovic (35’ st Colombo). A disp Zotti, Guana, Carbone, Paci. All. Silva – Giampaolo
MARCATORI : Del Piero 13’ (R) e 39’ pt , Cariello  31’ pt
AMMONITI :  Camoranesi , Nedved (J); Cristiano, Fini (A)
ANGOLI: 9-6
RECUPERO: 1+3
ARBITRO Sig. Tagliavento di Terni.
 
 
Ascoli inedito quello che scende in campo al Delle Alpi. La  fascia destra è completamente rinnovata con  Comotto e Cariello. A Sinistra il trainer bianconero sceglie per sostituire Tosto squalificato un esordiente Del Grosso. In attacco la coppia Bjelanovic e Quagliarella. A sorpresa rimane in panchina l’ex torinese Ferrante. Bell’inizio primo tempo della formazione ospite che, malgrado le pesanti differenze tecniche, pare colmare il gap con giocate in velocità puntando sulle fasce. Fini e Quagliarella si cercano.
Al 13’ mano galeotta di Mimmo Cristiano in area di rigore su cross basso di Nedved. Il giovane Tagliavento è convintissimo nel rilevare gli estremi del penalty. Braccio largo e intenzionalità indubbia. Alex nazionale trasforma con un tiro che finisce alla destra di Coppola completamente spiazzato. Sicuramente risultato beffardo in quanto la formazione ascolana almeno nei primi minuti, è più frizzante e la Juventus spenta, lenta e macchinosa nelle giocate. Al 18’ anche Nedved ferma una palla di mano a centrocampo ma la giacchetta nera ritiene di non rilevare gli estremi per sanzionare col giallo. L’Ascoli non si perde d’animo e continua gli assalti alla fortezza di casa. Ovviamente Cannavaro e Kovac, ottimi centrali, non permettono granchè alla squadra marchigiana. È però l’esordiente Cariello (ex Frosinone) che in una proiezione al 31’ lascia Zambrotta sul posto e calcia a botta sicura. Una deviazione impercettibile rende la palla imprendibile per Abbiati e regala la gioia del gol al giovane centrocampista. Pareggiare al Delle Alpi contro il team Campione d’Italia non è certo impresa facile.
Solo otto minuti di gloria e Del Piero su punizione trasforma magistralmente portando a 176 le sue reti in bianconero, solo a due lunghezze dal record di Bettega.
La seconda frazione offre altre occasioni da entrambe le parti, ma recuperare un gol su una formazione come quella di Capello è davvero missione impossibile per un Ascoli che comincia ad accusare segni di stanchezza. Gli inserimenti di Foggia e Ferrante sembrano dare più respiro alla manovra. L’attaccante ascolano che vanta diversi anni col Torino, entra tra i fischi del popolo juventino. Gli ospiti tentano di imbrigliare ancora l’attacco di casa ma il centrocampo soffre di un primo tempo giocato a ritmi davvero elevati.
Dall’altra parte c’è un fresco Ibrahimovic pronto nelle ripartenze che in contropiede sfiora il gol del 3 a 1. Nulla più fino al triplice fischio di Tagliavento che chiude il match dopo tre minuti di recupero.
Buon Ascoli che esce a testa alta dal grande palcoscenico del Delle Alpi. Ottimi Mirko Cudini che giganteggia in difesa e Michele Fini che è instancabile nel portare i palloni alle punte.  
I bookmakers davano la formazione di Giampaolo vincente a 20 e la sconfitta con un gol di scarto era quotata quasi come un pareggio. La squadra marchigiana ha mostrato di essere ben messa in campo e di poter dare del filo da torcere anche alle grandi.
A quanto pare chi si è scandalizzato per quel rocambolesco 1a 1 in casa col Milan la prima di campionato, deve ricredersi.   
 
 

18/09/2005





        
  



4+4=

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