La giuria sarà infatti composta da esperti di grafica, comunicazione e nuove tecnologie. Per quanto riguarda i premi invece, il merito va al contributo del Centro Commerciale “al Battente”, da sempre attento alle iniziative socio-culturali della città. Il Direttore de “al Battente” il Dott. Campanelli, è entusiasta di partecipare ad iniziative come queste, con fine formativo e che “avvicinino ai veri valori del Natale, che è importante per noi non solo dal punto di vista commerciale. L’idea è quella di mettere in palio dei premi, ma anche di allestire una mostra di presepi “virtuali” nello stesso centro commerciale”. “Abbiamo pensato anche di permettere una votazione popolare”, aggiunge Don Giampiero Cinelli, Referente Diocesano del Servizio per il Progetto Culturale e della Commissione Internet Diocesana, “perché questa è sì un’operazione tecnica, ma soprattutto culturale. Con il Dott. Discenza Dirigente del CSA di Ascoli Piceno, abbiamo anche pensato di proporre ai dirigenti scolastici, di assegnare a loro discrezione dei crediti formativi per gli studenti del triennio che parteciperanno al concorso. Intanto abbiamo già il Patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale”.

Per chi vuole aderire è possibile già iscriversi gratuitamente entro il 15 Nivembre, sul sito www.ascolipiceno.chiesacattolica.it, dove c’è un form pronto e il bando completo. I lavori vanno presentati entro il 5 Dicembre al Centro Giovanile “L’Impronta” su supporti cd o dvd. “L’Impronta” già svolge molte attività per i giovani”, aggiunge Don Nazzareno Gaspari Responsabile del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, “ma intende collaborare con gli altri uffici perché la condivisione nei percorsi formativi è vincente”. Anche il Prof. Cecchetti, che di tecnologia s’intende perché è insegnante all’ITI e membro di Sollicitudo Rei Socialis, crede nel progetto. “I ragazzi stimolati danno risposte e se i valori a cui sono chiamati sono forti, saranno orgogliosi di ripresentarli nel loro linguaggio, infusi di energia, creatività, passione, entusiasmo. Spetta ai docenti far capire l’importanza del concorso, così da poter fare grandi cose”. Concorde Don Giampiero che si aspetta cose nuove “in questo concorso primo e unico nel suo genere, che se avrà successo ci auguriamo già di riproporre l’anno prossimo, magari variando o approfondendo i soggetti e estendendolo a tutte le scuole della provincia”.