Si è conclusa giovedì scorso al Teatro Comunale di Porto San Giorgio l’iniziativa “Dentro la scatola buia. Violenza domestica alle donne e percorsi di uscita” promossa dall’Associazione Antigone di Porto San Giorgio in collaborazione con il G.U.S. O.N.G e Amnesty International, Circoscrizione Marche.

 

Importante la presenza  di Licia Canigola, Assessore alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali della Provincia di Ascoli Piceno che ha aperto la serata illustrando Il Telefono Donna, un servizio pubblico di consulenza legale e psicologica rivolto a tutte le utenti donne, vittime della violenza domestica, di abusi, del mobbing sul posto di lavoro ma anche per problematiche legate all’alcolismo e alla tossicodipendenza. Simona Cardinaletti, psicologa e responsabile della Casa Rifugio Zefiro di Ancona, è entrata nel cuore del problema esponendo la propria esperienza ed il percorso che la Casa Zefiro, in rete con gli altri centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, propone alle donne che trovano il coraggio di sottrarsi ad una relazione violenta. Alla base del percorso d’uscita c’è il riconoscimento della violenza; spesso infatti sia il “maltrattante” che il “maltrattato”, in questo caso la donna, non percepiscono fino in fondo la gravità della violazione.

 

La Cardinaletti ha sottolineato quindi la necessità di cercare all’interno della nostra cultura quegli elementi che potrebbero essere all’origine di un tale comportamento deviante. Fosca Nomis, vice-presidente di Amnesty International Italia, ha parlato della violenza alle donne a livello internazionale ed ha sollevato il problema del relativismo culturale, di come sia difficile stabilire un diritto che tuteli la donna in quanto persona, aldilà delle differenze legate alla comunità di appartenenza. Franca Angeli, in rappresentanza del G.U.S, ha esposto le problematiche delle donne straniere in Italia, sottolineando la mancanza di strumenti materiali e culturali che espongono queste donne ad un totale isolamento. Ha evidenziato inoltre la necessitò di coordinare sul territorio le risorse esistenti per metterle in rete e potenziarle, oltre che a migliorarne la visibilità e l’accessibilità.

 

La conferenza ha visto una buona partecipazione di pubblico che ha dato vita ad un dibattito interessante e vivace, non privo di spunti polemici e questo, come evidenziato nelle parole conclusive dell’ assessore alla cultura di Porto S. Giorgio Giacomo Maroni, dimostra la complessità di questo fenomeno che, per essere compreso e affrontato in maniera efficace, necessita di una pluralità d’interventi e del sostegno delle Amministrazioni così come è avvenuto per questo primo momento di sensibilizzazione e di confronto pubblico.

 

Nello spirito degli organizzatori infatti, che ringraziano Comune e Provincia, l’iniziativa dovrebbe segnare il punto d’inizio di progetti futuri e in tal senso sia l’assessore comunale Maroni che l’assessore provinciale Canigola si sono espressi favorevolmente.