Il popolo della Harley-Davidson ringrazia e saluta il Sindaco di Teramo Gianni Chiodi in primis, l’assessore alla cultura Mauro Di Dalmazio in secundis e naturalmente tutti i commercianti, gli appassionati di moto e i cittadini del capoluogo aprutino. Il popolo harleysta si scusa per i disagi arrecati da alcuni facinorosi: si sa, il rombo dei motori è l’anima della moto. Che sarebbe una Harley-Davidson “silenziata”? Se di miracoli si vuol parlare allora che dire di un evento molto più adatto alla sconfinata prateria del Dakota (Usa) e che ottiene il successo sperato in una città medievale come Teramo?

 

E’ un miracolo degli organizzatori, un merito e un vanto della Teramanità che va ascritto soprattutto a commercianti, come quelli di via Mario Capuani, che hanno creduto fermamente nelle potenzialità dell’Hog Party, con i loro negozi aperti fino all’alba. Senza lamentarsi.

 

E di cosa poi avrebbero dovuto? In fondo questi giovani harleysti, meritevoli di ben altra accoglienza alberghiera, hanno portato a questa nostra città ottimismo e fiducia. Le polemiche sterili di alcuni pseudo-commercianti “invidiosi”, sono rispedite al mittente nella speranza che costoro sappiano meglio interpretare eventi internazionali di questo tipo per Teramo. Il patron del primo Italian Hog Party, Roberto Santini, coordinatore del primo evento aprutino, ha stilato un bilancio della fortunata manifestazione promossa dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Teramo.

 

Anche perché sono buone le prospettive future del matrimonio tra Teramo e l’Harley-Davidson. “Questa è un’operazione che la Regione Abruzzo ha voluto con grande forza a Teramo - rivela Roberto Santini - e che ha saputo coordinare in maniera eccellente con la Provincia e la Città di Teramo, sul territorio che ha ospitato in maniera incredibile questo primo Italian Hog Party.

 

Un’evento che la Harley-Davidson ha voluto dopo aver valutato attentamente le potenzialità di Teramo, come capacità di rispondenza turistica”. La Regione Abruzzo, grazie a Teramo, si è meritata questo tipo di candidatura. “Devo dire a pieni voti e già di parla di promozione dell’evento da parte dei responsabili della Harley-Davidson, anche perché parliamo di numeri molto importanti visto che hanno partecipato mille moto accreditate ed oltre 1.500 motociclisti,  giunti da tutte le parti d’Italia e d’Europa”.

 

Per un evento organizzato dalla Regione Abruzzo, fortemente voluto dalla precedente Giunta regionale grazie al piano triennale del Progetto Prometeus. Quali prospettive potrà avere l’Italian Hog Party per lo sviluppo turistico di Teramo? “La Regione ha dato seguito a un progetto turistico regionale - spiega Santini - e in questa prima fase l’operazione è caduta all’interno della provincia di Teramo ma è allo studio evidentemente la modalità per far sì che questa manifestazione resti assolutamente all’interno della Regione Abruzzo e che abbia l’opportunità di toccare tutti i punti nevralgici dell’universo turistico abruzzese per consentire quindi uno sviluppo del settore, uno degli elementi trainanti dell’economia e, di conseguenza, che possa garantire sempre maggiori consensi da parte del pubblico, della critica, degli harleysti e dei turisti”. Dove si svolgerà il secondo Italian Hog Party?

 

“In questo momento possiamo assolutamente affermare che per il 2006 tutto il popolo harleysta tifa Teramo ma sarà nostro preciso dovere far conoscere ai motociclisti anche altre le realtà della Regione Abruzzo”. Tagli regionali permettendo.