C'è rabbia e paura tra i Lavoratori della GSL CARBON per l'apertura della mobilità e la richiesta di oltre 100 licenziamenti; certamente 1'anticamera della chiusura dell'azienda. Oggi alziamo le barricate; una difesa necessaria dei posti di lavoro che dobbiamo fare tutti con grande determinazione.

Ma la chiusura della GSL CARBON è una fine annunciata; continui tagli di personale avevano già minacciato la reale produttiva dello stabilimento di Ascoli Piceno; il nuovo taglio di oltre 100 posti di lavoro viene comunicato a freddo ma la lettura di avvenimenti che stanno accadendo si poteva fare con occhi normali già da tempo.

II Sindacato fa la sua parte e si batte e lotta per frenare 1'emorragia di posti di lavoro; la costruzione del tessuto industriale e gli interventi illuminati vanno fatti prima che si manifesti l'emorragia. La Politica e le Istituzioni si sono mostrate deboli ed assenti su questo palcoscenico con molte chiacchiere ma niente fatti.

Il Vice Ministro dell'Economia Mario Baldassarre ha parlato 2 anni fa proprio qui ad Ascoli di una possibile ipotetica riconversione della GSL CARBON con una azienda ad alto contenuto tecnologico di prodotti immateriali; il Governo aveva in animo di individuare in Italia 4 o 5 poli ad alto contenuto tecnologico ed Ascoli Piceno avrebbe potuto rappresentare una scelta, in sostituzione della GSL CARBON.

Ma dopo gli annunci è calato il silenzio, Baldassarre non ci ha fatto sapere più niente e di questo ipotetico polo industriale ad alta tecnologia nemmeno 1'ombra. La Provincia ed il Comune di Ascoli Piceno stretti nella morsa SGL CARBON-AMBIENTE - POSTI DI LAVORO sono rimasti impaludati nelle non scelte, nessuna iniziativa, nessuna sollecitazione forte al Governo per trovare alternative industriali alla prevedibile chiusura della SGL CARBON, Eppure era evidente la necessita di ricercare insediamenti ad alta tecnologia pulita per mantenere e cercare nuovi posti di lavoro,evitando appetiti speculativi sull'area CARBON.

Adesso che ci piove in casa, con la prospettiva drammatica di oltre 100 licenziamenti non possiamo fermarci alle critiche. Rimangono certamente le responsabilità di ognuno ma compito di tutti e lavorare insieme per risolvere l'emergenza.

IL SEGRETARIO PROVINCIALE U.G.L