Legittima l'amarezza espressa dal numero uno societario Andrea Vecchiola conseguente alla sentenza della Lega che, in merito al reclamo della Jrvs, sentenzia la ripetizione della gara per mancata espulsione del terzino Paniccià.

 

"Sono diversi i motivi della mia amarezza: in primis il fatto di non aver leso la Jrvs perchè, come evidenziato dal referto arbitrale, il nostro giocatore è stato allontanato solo dopo 30 secondi dall'accaduto e non dopo 4 minuti come manifestato dalla squadra di Paoletti. Secondo perchè, a termini di regolamento, un comma di uno specifico articolo recita che la gara non deve essere ripetuta quando, lo stesso errore arbitrale, non penalizzi irrimediabilmente la squadra soccombente".

 

Dopo queste premesse, Vecchiola prosegue: "Era l'ultimo minuto di gioco regolamentare e vincevamo 2 a 0. Non credo che quei trenta secondi intercorsi tra la seconda ammonizione rimediata da Paniccià e la conseguente espulsione siano stati fatali per la sconfitta ospite. Credo che sia oltremodo assurdo far ripetere l'incontro viste tutte le dinamiche che tengo nuovamente a sottolineare: nostro doppio vantaggio all'89°, allontanamento del giocatore protagonista della vicenda dopo 30 secondi dall'accaduto, come evidenziato dal referto del Direttore di gara e, soprattutto, regolamento disciplinante la fattispecie in esame che sancisce la non ripetizione della gara quando l'errore dell'arbitro in questione non leda irrimediabilmente la squadra soccombente. Tutti elementi oggettivi, lontani dalla partigianeria con cui potrei difendere la mia squadra. Ulteriore elemento comprovante la legittimità e la trasparenza del risultato frutto delle dinamiche viste in campo."

 

"Visto ciò - conclude - rimango ottimista sull'esito del nostro scontato ricorso, pronti nel sostenerlo sino all'ultimo grado del giudizio sportivo."