Giovedi scorso si è svolta la sesta assemblea plenaria del forum sambenedettese, che ha rappresentato un punto di arrivo e di partenza del percorso iniziato lo scorso aprile e che ha visto crescere, ad ogni appuntamento, la partecipazione e l’interesse.

Punto di arrivo perché si può affermare che uno dei punti più importanti e dibattuti nel corso di questi mesi, le primarie, sono ormai un dato sul quale, pur con qualche distinguo, le forze politiche del centrosinistra sembrano convergere. Questo è senz’altro un merito del forum che, sin dall’inizio, ha sottolineato l’importanza di questo strumento che consente ai cittadini di esprimersi, e ai candidati di confrontare i programmi, le idee, ..

Punto di partenza, anzi, di ripartenza perché ora è necessario dar corpo alle primarie. Questo vuol dire innanzitutto costituire al più presto un comitato tecnico che definisca le regole di questa consultazione. Il Furum propone ai partiti di prendere l’iniziativa per la costituzione di questo organismo, rendendosi disponibile a farne parte. Dall’altro lato è necessario definire al più presto un “nucleo progettuale” di quello schieramento che propone ai cittadini di scegliere, su questa base, il candidato sindaco.

Il forum ha attivato da tempo gruppi di lavoro su alcuni punti programmatici, ed ha elaborato una prima bozza di un progetto per la città. Si tratta, evidentemente, di uno strumento di lavoro che, man mano, si sta arricchendo dei contributi che pervengono dai cittadini e dalle forze sociali. Non a caso, nel corso dell’incontro di giovedì, Fernando Palestini ha illustrato alcune idee emerse dal gruppo della “città solidale”, dal ruolo dei comitati di quartiere alla solidarietà “di prossimità”, dalla valorizzazione della presenza degli immigrati alla “questione casinò”, dalla necessità di effettuare un collegamento tra servizi sanitari della ASL ed i servizi sociali del Comune, allo “sportello” del cittadino, dalla necessità di un controllo sui servizi alla indagine sulla soddisfazione dei bisogni …

Ma anche dai numerosi e qualificati interventi della serata sono pervenuti spunti interessanti: dalla necessità di un riequilibrio del territorio dopo la nascita della provincia di Fermo alla annosa questione della viabilità, dal problema del rilancio del turismo a quello delle infrastrutture.

Qualcuno ha posto “la questione morale”, altri si sono interrogati sul modello di sviluppo del nostro territorio, sottolineando come sia necessario fare scelte coraggiose e “controcorrente”

Non sono mancati interventi di carattere più squisitamente politico; c’è chi ha invitato a non “mettere fretta” ai partiti in questa fase, e chi ha ribadito il loro ruolo insostituibile.

Un dibattito, dunque, di ampio spessore, che conferma l’idea del forum come “luogo” di confronto. Un ambito dove si può elaborare quella “piattaforma comune” sulla quale si debbono innestare le idee i progetti, anche le utopie, sulle quali si confronteranno i candidati alle primarie.

Solo così ci saranno “primarie vere”, dove la scelta verrà fatta non su candidature di bandiera o su appartenenze politiche, ma sulla base di una “idea di città”.