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E' nata a tutti gli effetti la Cna di Fermo

Fermo | Nuovo presidente Sandro Coltrinari; tanti politici presenti e molti spunti di riflessione al convegno successivo

di Pierpaolo Pierleoni

Un giorno storico per la provincia di Fermo: così hanno detto in molti, nel tardo pomeriggio di oggi alla costituzione ufficiale della Cna (Comitato nazionale artigiani e piccoli imprenditori) della quinta provincia marchigiana. Una struttura che già da tempo si impegnava per sostenere la manifattura e l’impresa del fermano, ma che oggi a tutti gli effetti ha una propria autonomia rispetto al direttivo di Ascoli Piceno.

Presso il ristorante Villa Lariano di Marina Palmense, i rappresentanti di aziende e società hanno votato il primo presidente e il consiglio dirigente dell’associazione. A presiedere la Cna di Fermo è stato chiamato Sandro Coltrinari, una figura di rilievo nel mondo delle associazioni artigianali. Fa infatti parte della presidenza regionale Cna, di cui è stato anche presidente del comitato dei giovani imprenditori. Ad assumere invece l’incarico di coordinatore dell’ufficio tecnico di presidenza è stato chiamato invece Paolo Tappatà.

Subito dopo la costituzione ufficiale del consiglio, però, la riunione è entrata nel vivo con un convegno intitolato “Artigianato e piccola impresa, un ruolo fondamentale nell’economia del fermano”, al quale, a partire dalle 18.30, hanno partecipato vari esponenti di spicco del mondo politico e imprenditoriale locale.

Ad esordire è stato Giovanni Dini del Centro Studi Cna, con un analisi dei suoi studi sull’evoluzione del tessuto industriale fermano nell’ultimo decennio. “L’impresa manifatturiera è importante nel fermano più che in ogni altra zona delle Marche. Se proponiamo un raffronto col territorio ascolano – ha affermato Dini – ci rendiamo conto che, pur essendo aumentato il settore terziario, in particolare a livello di strutture alberghiere e di ristorazione, l’artigianato e la piccola impresa restano motori trainanti di questo territorio. Il rischio – riferendosi alla prevalenza del settore calzaturiero - viene però da una produzione monotematica, quindi meno elastica di fronte a momenti di crisi come quello attuale”

Molte le istituzioni presenti: a livello comunale c’erano il sindaco di Montegiorgio Luciano Achilli, quello di Porto San Giorgio Claudio Brignocchi, e il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, che ha voluto sottolineare l’impegno presente e futuro di Fermo per la valorizzazione del settore artigianale e manifatturiero, con varie manifestazioni, Per la regione c’erano l’assessore regionale all’agricoltura e alle politiche comunitarie Paolo Petrini, che ha richiamato alla coesione sociale, e il consigliere Remigio Ceroni, che ha criticato la tassazione regionale troppo severa verso le imprese.

Presenti anche l’assessore provinciale Avelio Marini, il presidente del consiglio provinciale Giulio Saccuti ed il Consigliere Umberto Marini, mentre l’intervento conclusivo è toccato al presidente della Camera di commercio Enio Gibellieri.

Tanti nomi importanti del panorama istituzionale locale, quindi, a testimoniare l’attenzione per un settore artigianale e manifatturiero che costituisce l’autentica ossatura della nuova provincia.

30/09/2005





        
  



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