"La morte di Nicola Calipari riguarda tutti noi"
Porto Sant'Elpidio | Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità l'adesione all'appello rivolto al Presidente Ciampi dal Coordinamento Nazionale Antimafia
di Stefania Ceteroni
Il consiglio comunale elpidiense, per primo in Italia, con delibera n. 76 del 29.09.2005 ha approvato all'unanimità l'adesione all'appello rivolto al Presidente Ciampi dal Coordinamento Nazionale Antimafia.
"Sappiamo bene e la storia ce lo insegna, che la memoria individuale entra spesso in conflitto con la gestione pubblica della memoria collettiva - recita il documento - La memoria, infatti, può risultare talvolta un ingombro perché non adeguata ai propri fini e spesso si tenta di annullarla o di renderla inesatta e selettiva, nellillusione di rimuoverla in quanto si temono i suoi contenuti sovversivi.
Ricordare è doloroso, talvolta scomodo, ma è importante rispettare e custodire la memoria come valore, in quanto chiave dinterpretazione dei processi umani.
Il ricordo del sacrificio di Nicola Calipari pone questioni di responsabilità e insinua il dubbio che ciò che è avvenuto avrebbe potuto anche svolgersi diversamente.
Non dimenticare è limperativo etico che ci si pone, perché, quali cittadini italiani, siamo tutti parte lesa e abbiamo, quindi, il diritto di pretendere verità e giustizia per quella morte assurda.
Chiediamo al Presidente della Repubblica, nella cui persona riponiamo la nostra fiducia,di rendersi interprete di questa istanza e garante, come dellunità, anche della dignità della Nazione.
Invitiamo la società civile, gli studenti, il mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, i rappresentanti delle Istituzioni e della politica, i media, a non spegnere i riflettori sul caso Calipari e ad unirsi a noi nella sottoscrizione e diffusione di questo appello".
Le forze politiche hanno espresso, attraverso l'intervento di un proprio portavoce, il loro apprezzamento per l'iniziativa confermandone il valore bipartisan.
La presidente del coordinamento nazionale antimafia AdrianaMusella, magistrato a Reggio Calabria ed impegnata in prima linea per la lotta alla mafia (figlia dell'imprenditore Gennaro Musella ucciso dalla 'ndrangheta nel 1982) sarà ospite a Porto Sant'Elpidio nelle prossime settimane per coordinare nuove iniziative che rappresenteranno la continuità al convegno sull'eredità di falcone e Borsellino.
"Quello per cui ho chiesto la condivisione del pubblico consesso é un appello preparato dal coordinamento nazionale antimafia - Associazione d'Impegno Civile "Riferimenti" fondata nel 1995 da Antonino Caponnetto - osserva l'assessore alla cultura Renzo Franchellucci - E' un "movimento" che da anni si batte per la legalità fondato in Calabria dai familiari di alcune vittime della criminalità organizzata come Ambrosoli, Impastato, Musella. E in Calabria era
nato Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso dal "fuoco amico" a Bagdad mentre riportava a casa la giornalista Giuliana Sgrena, liberata dai terroristi iracheni.
E' un appello semplice, che può' essere e deve essere sottoscritto da tutti gli italiani. Non e' di parte. Chiede al Presidente Ciampi di far rispettare e custodire la memoria come valore. Ricorda che il sacrificio di Nicola Calipari "pone questioni di responsabilità e insinua il dubbio che ciò che è avvenuto avrebbe potuto svolgersi diversamente.
Ecco perché - prosegue Franchellucci - ho chiesto al consiglio comunale della nostra Città di aderire e farsi promotore di questo appello che invita tutti a tenere accesi i riflettori. Sappiamo che c'e' il tentativo da parte delle autorità americane di affossare l'inchiesta, sappiamo anche che le indagini della magistratura italiana rischiano di essere vanificate dal muro di silenzio, dall'assenza di collaborazione con gli Stati Uniti. Non e' solo la famiglia Calipari a chiedere verità e giustizia. La morte di Nicola Calipari riguarda tutti noi".
La presidente del coordinamento nazionale antimafia AdrianaMusella, magistrato a Reggio Calabria ed impegnata in prima linea per la lotta alla mafia (figlia dell'imprenditore Gennaro Musella ucciso dalla 'ndrangheta nel 1982) sarà ospite a Porto Sant'Elpidio nelle prossime settimane per coordinare nuove iniziative che rappresenteranno la continuità al convegno sull'eredità di falcone e Borsellino.
"Quello per cui ho chiesto la condivisione del pubblico consesso é un appello preparato dal coordinamento nazionale antimafia - Associazione d'Impegno Civile "Riferimenti" fondata nel 1995 da Antonino Caponnetto - osserva l'assessore alla cultura Renzo Franchellucci - E' un "movimento" che da anni si batte per la legalità fondato in Calabria dai familiari di alcune vittime della criminalità organizzata come Ambrosoli, Impastato, Musella. E in Calabria era
nato Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso dal "fuoco amico" a Bagdad mentre riportava a casa la giornalista Giuliana Sgrena, liberata dai terroristi iracheni.
E' un appello semplice, che può' essere e deve essere sottoscritto da tutti gli italiani. Non e' di parte. Chiede al Presidente Ciampi di far rispettare e custodire la memoria come valore. Ricorda che il sacrificio di Nicola Calipari "pone questioni di responsabilità e insinua il dubbio che ciò che è avvenuto avrebbe potuto svolgersi diversamente.
Ecco perché - prosegue Franchellucci - ho chiesto al consiglio comunale della nostra Città di aderire e farsi promotore di questo appello che invita tutti a tenere accesi i riflettori. Sappiamo che c'e' il tentativo da parte delle autorità americane di affossare l'inchiesta, sappiamo anche che le indagini della magistratura italiana rischiano di essere vanificate dal muro di silenzio, dall'assenza di collaborazione con gli Stati Uniti. Non e' solo la famiglia Calipari a chiedere verità e giustizia. La morte di Nicola Calipari riguarda tutti noi".
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01/10/2005
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