Ci siamo lasciati tra applausi, abbracci, sorrisi e qualche lacrima. Era la prima domenica del giugno scorso e la Fermana, con il gol di Micallo al 96°, liquidava la pratica Chieti ed usciva indenne dalla trappola play-out.

Poi il caos estivo societario, il calciomercato, la chiamata dal Teramo.  Comunque un piacere rivedere mister Marco Cari ad oggi  a Fermo, un dovere, invece, caricarlo di amarezza e problematiche sportive.

La Fermana infatti, dopo il pareggio frutto della buona prova esterna in terra lombarda, cerca continuità di performance ma soprattutto di risultati: la classifica invoca ossigeno e l'occasione, davanti al pubblico amico, con il Teramo a corto di qualche titolare, è più che propizia per far registrare la prima vittoria stagionale.

Sciannimanico dovrebbe ritrovare Quadrini sull'out destro di difesa. Il giocatore è reduce da un attacco influenzale ma dovrebbe essere al suo posto, in caso contrario pronto La Rocca. Al centro della difesa, davanti al numero uno Scotti, Acciai e due tra Niccolini e Francioso. Terzino sinistro Masi preferito a Perricone.

Cianni e Barucca in mediana, con Croceri pronto in caso di ripensamenti del tecnico barese e fasce invertite rispetto al solito: Onesti a sinistra e Smerilli a destra, come visto nel test montegranarese.

Davanti tandem Staffolani-Bagnara, con Croce atleticamente pronto a dire la sua in caso di chiamata.