Internet è sicuramente la più grande rivoluzione del secolo.

Tutti ormai la conoscono, eppure tuttora è ancora difficile darne una definizione esatta.

Nasce di fatto in America nel 1969, come risposta all’esigenza del Dipartimento della Difesa di creare un sistema di comunicazione fra le strutture militari che permettesse di scambiare i dati in tutta segretezza:l’inizio fu dei più semplici, con soli quattro computer collegati in una rete  che prese il nome di “Darpanet” ed in seguito “Arpanet”.

Col passare del tempo, questo progetto riscosse un notevole successo tanto da estendersi agli ambienti universitari prima ed agli enti governativi come la National Science Foundation, che inaugurò una nuova rete in grado di collegare cinque centri di computer e rendere accessibili le loro informazioni a qualunque istituzione didattica le richiedesse, la NFSNET.

Da qui a permettere l’uso di questo strumento a qualsiasi organizzazione il passo è breve: ed è questo il massimo momento di espansione di Internet, quando ad essere agganciati alla rete non furono più i singoli computer ma altre reti già presenti.

Nel 1990 nasce ufficialmente Internet. Una rete vasta, su scala mondiale che permette operazioni impensabili fino a qualche anno prima: scambio di messaggi con persone dall’altra parte del mondo, acquisti presso aziende prima irraggiungibili, approfondimento di ogni possibile argomento di interesse, dallo studio alla ricerca.

I motivi del successo e della diffusione di Internet furono subito evidenti:

Ø      i suoi costi erano, normalmente, notevolmente più bassi di altri sistemi di comunicazione;

Ø      per collegarsi alla rete era sufficiente, in tempi recenti, anche un computer “economico”, un personal modesto;

Ø      l’offerta è praticamente inesauribile, espressa in una serie di servizi che rispondono a tutte le esigenza della “società informatica”.

 

La rete Internet ha due entità da riconoscere per poter funzionare: i computer e gli utenti.

Gli utenti sono individuabili grazie ad un indirizzo di posta elettronica personale; i computer invece sono collegati in modo stabile alla rete e possiedono un proprio nome o indirizzo riconoscibile da tutto il mondo.

Questo indirizzo si chiama indirizzo IP address ed è composto da una sequenza di 4 numeri separati da un punto, ognuno con un massimo di tre cifre.

Per facilitare il riconoscimento e la memorizzazione degli indirizzi si è associato all’indirizzo numerico un indirizzo mnemonico che oramai è diventato quello di uso comune, ovvero ad esempio “Virgilio.it”.

A livello mondiale esistono una serie di suffissi che determinano il tipo di organizzazione.

I principali sono:

.com che identifica una società o una attività commerciale;

.edu  che identifica un’istituzione scolastica;

.gov che identifica un’attività governativa;

.mil che identifica un’organizzazione militare;

.net  che è un’organizzazione che collega Internet ad una rete di personal computers;

.org che è un’organizzazione non classificabile nelle altre tipologie.

Oltre a questa suddivisione a livello mondiale, gli indirizzi possono essere classificati con suffissi inerenti alla nazione di appartenenza.

Quindi avremo:

.ca: Canada; .it: Italia; .fr: Francia ecc…ecc…

Con questa struttura, sinteticamente rappresentata, i computer sono facilmente localizzabili; si può trovare l’indirizzo di un’organizzazione, senza conoscerlo, soltanto con un poco di intuito e con l’aiuto di taluni programmi.