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Un Consiglio Comunale senza delibere

Ascoli Piceno | "Mozioni che giacciono da oltre un anno nei cassetti. Non si discute di provvedimenti che pure hanno una importanza politica ed amministrativa notevole"

Un Consiglio Comunale senza delibere, mozioni che giacciono da oltre un anno nei cassetti, un’organizzazione dei lavori elastica, pronta ad adattarsi alle “trovate” tecnicistiche per non discutere di provvedimenti che pure hanno una importanza politica ed amministrativa notevole, come nel caso delle società partecipate, delle nomine e della trasparenza nelle stesse.
 
La proposta di delibera della minoranza torna in quella commissione, da cui era uscita dopo una trattazione che si era svolta senza l’acquisizione del parere scritto del Dirigente.
 
Nel gioco dell’oca dei provvedimenti in calendario, la declaratoria di incompatibilità di consiglieri ed assessori torna al punto di partenza, mentre l’ordine del giorno sulla completa motivazione della concessione della medaglia d’oro per attività partigiana va all’arrivo, senza però sapere quando; con la maggioranza che respinge la richiesta della minoranza di procedere d’urgenza per non far trascorrere inutilmente il mese di ottobre, il mese dell’anniversario dei fatti di San Marco, visto che l’UDC ha ritirato il suo ordine del giorno!
 
E nel mezzo interrogazioni le cui risposte sono sembrate un nascondimento dei dadi, con sottoscrizioni di polizze assicurative senza la dovuta evidenza pubblica ovvero senza gara pubblica per l’aggiudicazione.
 
Sul tema sosta, i consiglieri di centro-destra, che sulla stampa vogliono scongiurare l’aumento delle zone a pagamento, hanno votato il contrario di quello che proclamano: annullando un nostro odg che intendeva impedire ulteriori estensioni dei parcheggi a pagamento.
 
Non riescono a garantire il numero legale e così il Consiglio si scioglie come neve al sole, e con esso, ogni velleità di discussione politica su temi seri ed importanti. La maggioranza rispetta gli ordini di scuderia, i consiglieri di maggioranza sono ancora salvati per presunti problemi di forma e non vengono provocati a dare un giudizio sulla sostanza: sarà per la prossima volta?
 
Ciò che viene strombazzato sulla stampa non è rintracciabile negli atti amministrativi, a meno che non si tratti della realizzazione di piccole interventi di ordinaria amministrazione. Ecco perché la partecipazione effettiva di consiglieri, delle circoscrizioni  e dei cittadini viene allontanata con il suo “rischioso” carico di trasparenza che porterebbe alla luce del sole le contraddizioni dell’Amministrazione che, purtroppo, amplificano, e non risolvono, i tanti e sempre più urgenti problemi di questa città.

I Capigruppo di minoranza
 

18/10/2005





        
  



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