I digiuni di Catarina da Siena
Ascoli Piceno | La Chiesa di S. Venanzio al completo per la Maraini, che per motivi di salute non è potuta essere presente
di Anna Laura Biagini
Pubblico numeroso per Santa Catarina a S. Venanzio. Il dramma in unico atto di Dacia Maraini, che le fu commissionato nel 2000 dalla Curia romana, in occasione del Giubileo. Dopo 5 anni di lusinghiere repliche, lopera arriva ad Ascoli grazie al Mama (Musica Arte moda Atelier) e al progetto Orti I recinti del sacro e del profano, realizzato in collaborazione con la Provincia e il Comune di Ascoli e la Fondazione Carisap.
I digiuni di Catarina da Siena, rievoca attraverso i dialoghi dei due personaggi, la santa interpretata da Barbara Amodio e lo scrivano Frate Neri interpretato da Giuseppe Moretti, momenti della vita di Catarina, intrisi di fede e ascesi, misticismo estremo in contrasto con le debolezze terrene. Nella suggestiva cornice di S. Venanzio, illuminata solo con candele come nella tradizione del teatro elisabettiano, si raccontano gli ultimi anni di vita della santa, della sua devozione che sfiora il fanatismo, dellinfluenza politica sui potenti dellepoca e del rifiuto del cibo, che la Maraini in un messaggio preregistrato, invita ad associare allodierna anoressia, non solo bisogno estetico, sostiene la scrittrice, ma anche disperata aspirazione alla spiritualità.
Frate Neri con i suoi desideri materiali, spinto da immensa ammirazione per la sua maestra, tenta invano di dissuadere Catarina dalla pratica costante dei digiuni, che la porteranno alla morte a 33 anni. Neri spinto anche da sincero amore, stima e affetto, teneramente fedele alla santa, che anela solo alla purificazione del corpo, per essere degna di incontrare il suo sposo Gesù.
Catarina salda e dolcissima allo stesso tempo, intransigente contro i peccatori, mite e votata ai miseri. Frate Neri terreno e debole, ma affezionato e ammirato dalla volontà della sua signora.
Non un ritratto storico quindi, ma uno spunto di riflessione sulle diverse manifestazioni della fede. E la Maraini stessa che in diretta telefonica a fine spettacolo, invita a pensare alle sfaccettature del misticismo, alle diverse interpretazioni della fame, delle privazioni, della politica e soprattutto dellamore umano e divino.
La Presidente del Mama, Ivana Manni, soddisfatta del successo del primo appuntamento con I recinti del sacro e del profano, dà appuntamento a dicembre con le donne di Piera Degli Esposti. Inoltre la Maraini ha promesso che in primavera, appena si sarà rimessa dalla malattia, tornerà per incontrare gli studenti delle scuole ascolane. Attendiamo con gioia altri gioielli darte.
|
19/10/2005
Altri articoli di...
Cultura e Spettacolo
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
53 anni di Macerata Jazz (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
Ascoli Piceno
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji