La galleria Marconi presenta: "Sostanza labile"
Cupra Marittima | Linstallazione di Daniele Duranti propone opere pittoriche che raffigurano fermi-immagine presi dalla televisione.
installazione di Daniele Duranti
Domenica 30 Ottobre la Galleria Marconi presenta "SOSTANZA LABILE", personale che propone i lavori di Daniele Duranti, con il testo critico di Cristina Petrelli e lintervista di Gloria Gradassi SOSTANZA LABILE, secondo appuntamento stagionale della Galleria Marconi, segue Art in Cities (AL MURO arte ricercata), mostra organizzata in collaborazione con la Gallerie De Meerse di Hoofddorp (Olanda), che ha riscontrato un grosso afflusso di visitatori, anche grazie alla divulgazione fatta da più di trenta siti nazionali ed internazionali. Art in Cities ha proposto unimportante testimonianza della Street Art (graffiti, posters, adesivi, stencil, ecc.) attraverso foto provenienti da tutto il mondo, portando lattenzione sullarte che nasce e cresce nelle città.
Linstallazione di Daniele Duranti propone opere pittoriche che raffigurano fermi-immagine presi dalla televisione, lavori normalmente di piccolo formato in cui si evidenzia linteressante contrasto tra una pittura ad olio eseguita con lentezza e con pennellate sottili e tirate, e la velocità duso e consumo dellimmagine televisiva.
Una pittura con al centro il rapporto uomo-macchina, con frame di automobili raffigurati sulla tela, e limmagine televisiva che sinnalza a nuovo paesaggio, sottolineando come labitudine a guardare la televisione porti a non distinguere più questa dalla realtà. Il piccolo formato dei lavori permette inoltre di osservare attentamente ogni opera, apprezzandone anche i minimi particolari, come se ogni tela fosse un piccolo gioiello.
"L'immagine si presenta essenzialmente come opera pittorica. Acquisendo, infatti, l'immagine televisiva attraverso la pittura, trasforma quella che è la breve durata e la labile sostanza di questo tipo di visione in un'opera materica, tangibile, concreta. [ ]
Bisogna evidenziare come, nel lavoro di Daniele, l'opera diventi altro rispetto al soggetto, risolvendosi in superficie. Davanti ad una sua opera lo sguardo può perdersi fra i colori e l'andamento delle linee e si può smettere di cercare una qualsiasi possibile riconoscibilità. Questa non è importante. Tanto che si può affermare che alcuni suoi brani pittorici raggiungono esiti astratti. Quella di Daniele è pittura pura, con tutta la sua forza creativa e le sue infinite possibilità d'essere".
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21/10/2005
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