Il teatro è il luogo in cui finzione e realtà si confondono, la follia è normalità e il disagio psichico è soltanto un diverso punto di vista. E’ il posto in cui si va oltre le diversità, al di là delle barriere e dei pregiudizi.

Per questo l’attività teatrale è una vera terapia per chi soffre di disturbi mentali, il gioco dei burattino è un modo per vivere un’altra vità, un altro momento, un altro percorso. Idee che hanno convinto l’Associazione nazionale famiglie disabili mentali e relazionali (Anfass) di Ascoli Piceno a cercare la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato per organizzare il corso di teatro terapia e di costruzione dei burattini, un percorso formativo gratuito dedicato a chi volesse impegnarsi da volontario nell’ambito del disagio mentale ma anche ai ragazzi che l’Anfass segue con gli operatori che si impegnano quotidianamente.

L’idea è che in fondo la malattia è soltanto un adattamento creativo alla realtà, come scriveva Alessandro Baricco in uno dei suoi romanzi: “Non sono pazzo, fratello. Non siamo pazzi quando troviamo il sistema per salvarci. Non c’entra la pazzia. E’ genio, quello. E’ perfezione”. Lo scopo del corso è aiutare l'individuo ad esprimersi e a provare gioia con il proprio corpo, la propria voce. Il teatro è comunicazione con il corpo, la voce, le parole. Si finge per essere più veri, si mente per sottolineare altre verità.

Le lezioni cominceranno a novembre e andranno avanti fino a marzo e saranno guidate da Vittoria Gaspari e Paola Pari, dell’Associazione Fata Morgana.

Gli incontri si terranno nella sede dell’Anfass, in via Vidacilio 16. Ci sarà un percorso teorico di teatro terapia, si imparerà a costruire burattini e il relativo teatro, si allestiranno scene, prima del saggio finale, uno spettacolo in piena regola.

Chi volesse iscriversi potrà farlo fino al 4 novembre, chiamando l’Anfass al numero 0736 252450 o scrivendo a anfassap@tiscali.it