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Qualsiasi simbolo viene ormai sistematicamente pres0 di mira da ignoti

Ascoli Piceno | I fatti più recenti: la rottura della vetrina della sede dei Comunisti Italiani, l’aggressione ad un ragazzo che indossava la maglia di “Che Guevara” durante l’ultima Festa de l’Unità del Settembre scorso e sabato l’attacco alla sede del Prc

di Stefano Corradetti

A nome dei Democratici di Sinistra di Ascoli Piceno intendo esprimere solidarietà al Partito della Rifondazione Comunista di Ascoli Piceno per il nuovo e violento attacco alla sede di Via Lungotronto. L’episodio è l’ultimo di una lunga serie di quelli accaduti in città a danno di persone o sedi di partiti di tutto il centrosinistra.

Solo per ricordarne alcuni a partire dagli anni scorsi ci fu l’aggressione a quattro militanti della Sinistra Giovanile ad opera di un gruppo di oltre 10 persone durante l’affissione di manifesti elettorali, l’aggressione ai militanti e simpatizzanti del centrosinistra che festeggiavano la vittoria alle elezioni provinciali, per arrivare a fatti più recenti come la distruzione delle vetrine antisfondamento della sede elettorale della Sinistra Giovanile dei DS del Giugno 2004, la rottura della vetrina della sede dei Comunisti Italiani, l’aggressione ad un ragazzo che indossava la maglia di “Che Guevara” durante l’ultima Festa de l’Unità del Settembre scorso.

Qualsiasi simbolo o manifestazione riconoscibile di appartenenza al centrosinistra viene ormai sistematicamente presa di mira da ignoti vigliacchi che si guardano bene dall’esprimere la loro appartenenza politica, o le loro idee se le hanno, attraverso lo strumento della militanza e dell’impegno politico.

E’ evidente che questo grave clima che caratterizza la nostra città nasce da una cultura antidemocratica che affonda le radici nella violenza e nell’odio. Atti di questo genere non accadrebbero in modo così sistematico se non ci fossero le condizioni sociali aggregative e formative che li favoriscono.
Mai nessun amministratore della nostra città, ne tantomeno alcun esponente di partito del centrodestra ha sentito il bisogno di condannare pubblicamente questi atti.

Per questo condividiamo il bisogno di discutere di questa situazione in Consiglio Comunale, affinché ogni forza politica democratica, nessuna esclusa, lo condanni. Vogliamo evitare che quando magari un giorno gli autori di questi gesti saranno individuati si continuerà a dire ancora che è stata una bravata.

Credo di potere interpretare il sentire dei compagni della Rifondazione Comunista e di tutti i partiti del Centrosinistra affermando che non ci faremo mai intimidire da questi episodi e la nostra battaglia per l’affermazione di una sempre maggiore sensibilità democratica e partecipativa continuerà senza alcuna paura.

26/10/2005





        
  



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