Le Comunità montane non sono un costo, ma una risorsa per il nostro Paese
| ANCONA - Carrabs aderisce alla manifestazione contro la Finanziaria
“La manifestazione indetta il 27 ottobre a Roma contro l’emendamento alla finanziaria che porterà alla irrimediabile soppressione della Comunità montane, ha tutto il mio personale sostegno”. Lo afferma in una nota l’assessore regionale ai Territori Montani, Gianluca Carrabs. “Ritengo necessaria – sottolinea l’assessore - una mobilitazione che tuteli i territori montani, permettendo uno sviluppo integrato e la garanzia di fornire ai cittadini i servizi primari.
Si tratta, peraltro, di un provvedimento politicamente blindato, proposto da questo Governo, sul quale il Parlamento non può incidere Si sostiene che le Comunità montane siano un costo, avvallando implicitamente il concetto che fornire servizi ai cittadini rappresenti un costo per lo Stato italiano: un atto grave dal punto di vista sociale e democratico.
Tra l’altro la spesa reale per le Comunità montane incide nel bilancio statale per circa 170 milioni di euro, che non trovano alcun riscontro, dal punto di vista numerico, con il risparmio che si prevede attraverso questo provvedimento, quantificato in 800-1600 milioni di euro! Si tratta in realtà di un colpo grave per i piccoli comuni montani, o meglio è un tentativo, mal celato, di portarli alla chiusura per asfissia finanziaria.
Le Comunità montane, infatti, rappresentano un valido e concreto sostegno per lo svolgimento di tutti quei servizi ai cittadini che i comuni montani non riescono a svolgere per mancanza di fondi.
Si tratta di cose semplici, di tutti i giorni, ma importanti dal punto di vista sociale e della tutela dell’ambiente, in funzione di una riqualificazione dei territori montani. Alcuni esempi: il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti, la gestione delle discariche, delle piscine, dei mattatoi ecc. Tutte le forze politiche presenti nell’Uncem, senza distinzione, hanno dato il proprio sostegno alla manifestazione di oggi; segno questo che il provvedimento, se approvato, provocherebbe danni reali e irreversibili al territorio e ai cittadini. I piccoli comuni, le piccole realtà, hanno gli stessi bisogni ed esigenze di quelli più grandi; rappresentano una ricchezza culturale, storica, ambientale e turistica del nostro paese e della nostra Regione. Le Comunità montane svolgono un ruolo importante di tutela e valorizzazione: in tal senso, debbono, quindi, continuare a esistere”.
Si tratta, peraltro, di un provvedimento politicamente blindato, proposto da questo Governo, sul quale il Parlamento non può incidere Si sostiene che le Comunità montane siano un costo, avvallando implicitamente il concetto che fornire servizi ai cittadini rappresenti un costo per lo Stato italiano: un atto grave dal punto di vista sociale e democratico.
Tra l’altro la spesa reale per le Comunità montane incide nel bilancio statale per circa 170 milioni di euro, che non trovano alcun riscontro, dal punto di vista numerico, con il risparmio che si prevede attraverso questo provvedimento, quantificato in 800-1600 milioni di euro! Si tratta in realtà di un colpo grave per i piccoli comuni montani, o meglio è un tentativo, mal celato, di portarli alla chiusura per asfissia finanziaria.
Le Comunità montane, infatti, rappresentano un valido e concreto sostegno per lo svolgimento di tutti quei servizi ai cittadini che i comuni montani non riescono a svolgere per mancanza di fondi.
Si tratta di cose semplici, di tutti i giorni, ma importanti dal punto di vista sociale e della tutela dell’ambiente, in funzione di una riqualificazione dei territori montani. Alcuni esempi: il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti, la gestione delle discariche, delle piscine, dei mattatoi ecc. Tutte le forze politiche presenti nell’Uncem, senza distinzione, hanno dato il proprio sostegno alla manifestazione di oggi; segno questo che il provvedimento, se approvato, provocherebbe danni reali e irreversibili al territorio e ai cittadini. I piccoli comuni, le piccole realtà, hanno gli stessi bisogni ed esigenze di quelli più grandi; rappresentano una ricchezza culturale, storica, ambientale e turistica del nostro paese e della nostra Regione. Le Comunità montane svolgono un ruolo importante di tutela e valorizzazione: in tal senso, debbono, quindi, continuare a esistere”.
|
27/10/2005
Altri articoli di...
Fuori provincia
14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
David Krakauer
"The Big Picture"
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?
Kevin Gjergji