Martinelli. Mi ricandido perchè...
San Benedetto del Tronto | Prima parte di una intervista fiume rilasciata al nostro giornale. Il Dott. Martinelli, ex Sindaco in odor di ricandidatura, dice la sua su Pai, Bretella, Riqualificazioni, ma soprattutto il PRG.
di Carmine Rozzi
L'ex Sindaco Martinelli e il nuovo arredo di Viale Secondo Moretti
Il Dott. Domenico Martinelli nell'uscire dalla conferenza stampa, dopo aver comunicato le sue dimissioni ufficiali da Sindaco di San Benedetto, disse che la politica fin qui lo aveva “nauseato” e si sarebbe preso un ampio tempo “sabbatico” per eliminare le scorie e pensarci su. Dopo un paio di mesi nei quali le illazioni su un suo ripensamento o meno si andavano facendo sempre più insistenti ecco la notizia ufficiale da lui stesso annunciata. Era pronto a scendere di nuovo in campo. Convinto allora, come lo è adesso, di poter fare ancora molto per la città.
Le ragioni di questo ripensamento ?
A far maturare questa decisione di ricandidarmi ci sono diverse ragioni. Una di queste è il voler portare a termine un progetto per la città che ritengo tutt'ora valido che si è interrotto in modo traumatico. Questo per un atto di onestà nei confronti dei cittadini e di quelli che mi sono stati alleati.
Tenendo presente le linee guida che mi hanno ispirato nel periodo di legislatura. Trasparenza negli atti, limpidezza nei contenuti, franchezza nei rapporti. E soprattutto agire, agire, e ancora agire. Come le tantissime opere da portare ancora a termine. Illustrando i programmi, gli obbiettivi, i tempi e gli uomini con i quali realizzarli. Il tutto per rendere la nostra città “vivibile” per tutti i ceti, tutto l'anno.
Il PRG. La sua “creatura” preferita ?
Il Piano Regolatore Generale è vitale per il futuro sviluppo sociale, civico, economico, turistico della città. Qualsiasi programmazione futura non può farne a meno. Abbiamo già presentato quello del Professor Bellagamba che reputo un buon PRG nonostante le critiche, per lo più strumentali. Questo è l'obbiettivo prioritario. Quindi non solo deve essere portato avanti ma dico anche che deve essere presentato in Consiglio Comunale entro i primi sei mesi della nuova Legislatura. E in quella sede avviare un sereno dibattito con tutta la città. E' risaputo che da mesi tutti possono prenderne visione. Dai semplici cittadini ai Comitati di Quartiere alle varie Associazioni. E difatti al Professor Bellagamba sono arrivate osservazioni e suggerimenti in merito che saranno preziosamente custodite e dibattute. Ma, ripeto, entro massimo sei mesi deve essere portato al vaglio del Consiglio Comunale.
Il PRG come “motore” di sviluppo ?
A distanza di quindici e passa anni, considerato il ritmo al quale si sviluppa la città un PRG è indispensabile. Troppo importante. Aiuta a far ripartire l'economia. Penso ai posti di lavoro, al turismo bloccato, al commercio che latita. Esso crea lavoro in fase di attuazione e ne crea altro sotto forma di indotto una volta realizzato. Ma, dopo la doverosa discussione popolare occorre passare dalle parole ai fatti.
Scusi la domanda ma qualcuno ha di recente insinuato che questa sua devozione al Prg potesse celare qualcos'altro...
Rispondo subito senza patemi ed in tutta tranquillità di coscienza. Pensiamo a possibili connivenze con settori edilizi ? Mi si permetta la battuta ma non ho bisogno di fare il Sindaco per vivere. Né io né tantomeno la mia famiglia. Ho una mia libera professione con la quale, nel corso degli anni, ho raccolto innumerevoli attestati di stima e di affetto da parte dei miei pazienti. E posso dire modestamente di essermi fatto un certo nome in tal senso. Attestati di stima e di affetto che continuano ad arrivarmi anche da parte dei cittadini in qualità del mio recente passato di Sindaco. Ed è senz'altro uno dei motivi principali che mi hanno fatto propendere per una ricandidatura.
No. Se insisto sulla necessità di sviluppare, discutere e mettere in opera il PRG è perchè la città ne ha bisogno. Perchè, dopo anni che giace e latita nei pensieri e in certi vuoti programmi dell'opposizione, è ora che vi si ponga mano. E se non vado errato ultimamente anche lo stesso ing. Benigni, in una sua lunga e dotta disquisizione sulla necessità di mettervi mano, abbia riconosciuto alla passata Amministrazione se non altro il “coraggio” di avere affrontato la questione.
Altro suo cavallo di battaglia; le riqualificazioni...
Riqualificazioni che sono appena all'inizio. Una per tutte. Prendiamo quella del Lungomare. Un “biglietto da visita” che mi sembra abbia riscosso notevole successo da parte dei cittadini e dei turisti. Ora ci sono dei momentanei intoppi ma una cosa è certa. Si arriverà fino al Las Vegas. I soldi ci sono, ed il resto è solo questione di tempo. Dal'tro canto è pur vero una vera riqualificazione può dirsi terminata solo quando si arriverà fino all'Albula. E questo è uno degli obbiettivi del mio prossimo programma.
Sul Pai qualcuno obbietta che il Comune non ha avuto un buon “udito”...
A me piacciono i fatti. Che cosa si è fatto di concreto fin'ora per risolvere la questione sulla messa in sicurezza del Fiume ? Niente! Perchè ? Non si sa. I soldi ci sono, e 17 ml sono molti soldi. Le fasi sono, almeno per quello dell' Anas, in fase esecutiva. Si accusa il Comune di non aver recepito le istanze della Regione. Ma come mai “il problema” è stato fatto scoppiare solo “dopo” le dimissioni del Sindaco ? Si è detto che gli altri Comuni hanno fatto le loro osservazioni. Con quale risultato? Che si sono sentiti rispondere; va bene noi declassiamo ma il pezzo di Fiume che vi compete lo mettete in sicurezza voi. A vostre spese. Quando si sa che basta fare le ristrutturazione dei ponti, in particolare quello delle FF.SS, per far diminuire, in un sol colpo, il pericolo di esondazione di più del 50 % ! E con essi la declassificazione “automatica” delle aree! La Regione e la Provincia dovrebbero rispondere a queste domande.
Terza corsia, bretella, arretramento dell'Autostrada ?
La terza corsia non risolve i problemi di traffico e tantomeno di inquinamento. Se qualcuno afferma il contrario me lo venga a dire. Se qualcuno mi assicura che possa alleggerire il traffico della SS16 che taglia in due la città, me lo venga a dire. Casomai aumenterebbe la sicurezza dell'A14. Questo sì. E se si è fermata a Pedaso è a ragion veduta. Perchè il rimanente tratto fino a San Benedetto è troppo problematico in fatto di lavori, vedi gallerie, ponti ecc. Quindi maggiori spese per l'Anas. Che a differenza di qualcun altro non ha voglia di buttare soldi inutilmente. E men che meno sull'arretramento dell'Autostrada. L'unica soluzione a tutt'oggi veramente fattibile in termini di tempi ed investimenti è quella della bretella.
Finisce qui per ora il primo pezzo di questa intervista con il Dott. Domenico Martinelli. Nella prossima esprimerà la sua opinione su parcheggi, sociale, turismo ecc.
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28/10/2005
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