Un evento culturale dietro l’altro.

Dopo la mostra-mercato sui libri della scorsa settimana, Palazzo Monti tornerà ad ospitare dal 5 al 27 novembre prossimi un’altra esposizione di rilievo.

Si tratta della mostra fotografica su “Il 2° Corpo d’Armata polacco nelle Marche: 1944-46”. La formazione militare, guidata dal generale Anders, liberò la Regione tra il giugno e il settembre 1944, combattendo quattro importanti battaglie: sul fiume Chienti, a Loreto, a Osimo con la presa della città e del Porto di Ancona, ed infine sulla Linea Gotica, dove si ebbe lo storico incontro tra Anders e Churchill.

Centosettanta pannelli ricchi di foto, corredate da didascalie in italiano ed in polacco. Sono fotografie documentarie e non artistiche.

Le immagini, che provengono dal Polish Institute & Sikorski Museum di Londra, sono state scattate nelle Marche dai militari della “Army Film and Photographic Unit”, l’unità cinefotografica dell’esercito costituita nel 1941.

La mostra, che verrà inaugurata il 5 novembre alle ore 10.30, fa parte di un grande progetto culturale promosso dalla Regione Marche (denominato “Le Marche in guerra”) ed è sostenuta dal Comune di Servigliano.

L’evento espositivo sta circuitando in tante città marchigiane. Una mostra itinerante, dunque, che attualmente si trova a Tolentino e che, dopo Servigliano, farà tappa anche ad Osimo, Senigallia, Pesaro, Roma ed Ancona. Curata dal professor Giuseppe Campana, in collaborazione con il Servizio Tecnico alla Cultura e l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche, la mostra, partita dalla Polonia e patrocinata dal Presidente della Repubblica Ciampi e dai sindaci di Varsavia, Czestochova e Cracovia, non a caso arriva a Servigliano dove, storicamente, nel campo profughi (dal 1944 al 1955) e nel campo di concentramento (dal 1916 al 1943) sono passati anche molti soldati polacchi.

“Con soddisfazione accogliamo questo evento che è anche un valido strumento per promozionare l’arte, la storia e le bellezze culturali della nostra città”, commenta il sindaco di Servigliano Maurizio Marinozzi.