Darsena. Si è svolto ieri il secondo contraddittorio
Porto Sant'Elpidio | Criticata la valutazione di impatto ambientale effettuata dagli stessi progettisti
di Paola Pieroni
Il secondo incontro sulla Darsena per la valutazione di impatto ambientale si è svolto ieri mattina presso la Sala conferenze di villa Baruchello e si è caratterizzato da un clima meno teso rispetto all’ultima inchiesta pubblica di Ancona dello scorso 30 Settembre.
Un contraddittorio denso di interventi e decisamente lungo, nel corso del quale un confronto costruttivo questa volta c’è stato, almeno nell’intenzione degli amministratori.
Su di un punto tutti si sono trovati d’accordo e cioè sulla necessità a Porto Sant’Elpidio di un approdo per la piccola nautica, fonte di turismo e di sviluppo per la cittadina rivierasca. L’associazione Legambiente e il partito dei Verdi, però, rimangono ancora scettici sugli studi della costa elpidiense effettuati dalla ditta Modimar di Roma.
“Nella zona dell’area ex Fim - ha spiegato l’ingegnere comunale Stefano Stefoni - la realizzazione di un porto è stata scartata perché in quel punto avrebbe troppo compromesso la costa. La zona prescelta a nord della città non arreca disequilibri. Questi i motivi alla base della scelta. Inoltre la posizione scelta non crea danni e dà dei vantaggi”.
Gli stessi amministratori dunque avrebbero voluto realizzare il porto nella zona centrale della città se non avrebbe arrecato danni la costa.
“Gli studi e le osservazioni dei tecnici della Modimar - ha affermato Gianni Serafini, esponenti dei Verdi - sono infondate. Lo dimostra le lacune degli stessi molto evidenti in merito al piano territoriale di coordinamento e al piano tecnico comunale. E poi come è possibile che gli stessi progettisti della Modimar valutano anche l’impatto ambientale. Mi sembra questo un controsenso, come pure la possibilità di superare il vincolo di tutela integrale dell’area”.
All’incontro di ieri erano presenti per l’agenzia del Demanio, Marina Borsella, una rappresentanza della capitaneria di porto, l’ingegnere Pignoli di Ascoli Piceno per la Provincia e Marzialetti e Petraccini in qualità di autorità competenti della Regione. Nutrita la schiera dell’amministrazione con il primo cittadino Mario Andrenacci, il vice sindaco Giuseppe Concetti, l’assessore all’edilizia Maurizio Conoscenti e il consigliere comunale e provinciale Renato Vallesi.
Anche il geometra Budini, socio di Legambiente, ha fatto alcune osservazioni critiche sul progetto. “È chiaramente evidente che non è una Darsena ma un’opera di lottizzazione”.
Una darsena con una forte componente immobiliare che continua a far discutere e sulla quale l’amministrazione dichiara di voler procedere.
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29/10/2005
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