Sant’Agata Feltria, borgo medioevale al confine tra Marche e Romagna,  è considerata la città del tartufo.

Uno dei borghi più caratteristici del Montefeltro, famoso per la fiera del tartufo, che si apre ogni anno la prima domenica di ottobre e, prosegue per tutte le restanti domeniche del mese, presentando un ricco programma di mostre culturali,spettacoli,intrattenimenti vari.

Il tartufo, il cui termine dialettale è “trifola” è un fungo pregiato di cui si fa uso fin dall’antichità, età babilonese ed egiziana, soprattutto in epoca rinascimentale ha avuto un ruolo di protagonista sulle tavole. Ieri si è inaugurata la XXI edizione della fiera nazionale del tartufo bianco pregiato e dei prodotti agro pastorali, con grande affluenza.

Quest’anno la produzione sembrerebbe ottima in seguito alle numero se piogge estive.I prezzi sono di 500, 600 euro al chilo per i tartufi medi, mentre per quelli più pregiati e rari si hanno costi sui 1000, 1100 euro.Vi sono novità circa la nuova legge dell’esportazione negli Stati Uniti,e riguardo l’obbligo di riportare sui prodotti provenienza e origine del prodotto a vantaggio dei consumatori.

La rassegna continua per il 2 il 3 il 16, il 23 ed il 30 di questo mese con un preciso programma giornaliero.