Stando a quello che ho potuto leggere nell’articolo da lei fatto pubblicare su queste pagine, direi “finalmente una buona notizia”. Ora finalmente a Sant'Elpidio a Mare il Partito potrà uscire da una gestione famigliare, che durava da troppi anni, per dare spazio ai nuovi Compagni, uomini e donne che nell’ultimo Congresso (che ha istituito il nuovo Circolo del PRC a Sant'Elpidio) hanno già assunto gli incarichi nel nuovo Direttivo.

Era una decisione che stava già maturando da tempo nel Partito quella dell’avvicendamento negli incarichi amministrativi allo scopo di formare altri compagni alle vicende della politica attiva. Masha ne era al corrente e sapeva che a metà legislatura il Partito avrebbe chiesto le sue dimissioni per fare posto ai nuovi compagni bisognosi di fare esperienza all’interno del Consiglio Comunale. Lo sapeva, ma per non “mollare la sedia” si dimette dal Partito prima che, non i Tarquini i Devenuti o Ortensi glie lo chiedano, ma prima che i nuovi dirigenti del Circolo di SEM, eletti dagli iscritti, avviassero questo nuovo modo di fare politica. In realtà spero che Masha non voglia macchiarsi di una dequalificante scorrettezza politica, e cioè quella di continuare a sedere in Consiglio Comunale sotto altra bandiera dopo essere stata eletta con i voti di Rifondazione.

Voti che oltre 500 cittadini hanno affidato al Partito, e non certo a lei che nonostante abbia fatto la sua campagna elettorale in piena libertà e dal punto di forza di Assessore Uscente, non mi pare sia arrivata alle 40 preferenze. Forse, ma se ne dovrebbe discutere, quei 40 voti sono i suoi, ma gli altri 500 voti sono stati dati ad altri candidati e principalmente al Partito della Rifondazione Comunista, e appropriarsene per continuare a sedere in Consiglio Comunale sotto un altro simbolo, sarebbe soltanto un furto bello e buono. Spero non arrivi a tanta bassezza e che lasci il suo posto a chi può continuare a rappresentare gli elettori di Rifondazione. Se ciò malauguratamente non dovesse avvenire, sarei costretto a dire addirittura “poco male”; sarebbe un grosso dispiacere per gli elettori derubati del seggio in Consiglio Comunale, ma finalmente, e una volta per tutte, chiarezza su Masha e sulla sua affidabilità e correttezza politica.

Fra qualche anno saranno proprio gli stessi elettori traditi che ora le consentono di sedere in Consiglio sotto “mentite spoglie” a rimandarla a casa. E lì potrà fare quello che vuole, ma quando si viene eletti in Consiglio Comunale da un Partito, non si rappresenta più soltanto se stessi, ma tutti gli uomini e le donne che hanno scelto il simbolo di Rifondazione, e a loro, e ai dirigenti eletti del Partito (piaccia o no) si deve rendere conto del proprio operato, e riuscire a capire, soprattutto, se si ha o no ancora la loro fiducia.

Se Masha non è in grado di capire questo, vuol dire che il Partito ha solo da guadagnarci perdendola, anche al prezzo di perdere per questa legislatura la giusta rappresentanza in Consiglio Comunale. E’ anche una questione di stile, di correttezza e di intelligenza.

*RC