Pasqualino Piunti, forse condizionato dal clima pre-elettorale della sua città, mi attacca personalmente perché i tecnici della Provincia non sarebbero stati in grado di rispettare il termine del 31 Ottobre, prefissato per la progettazione definitiva del ponte ferroviario sul Tronto. Un termine che in perfetta buona fede avevo riferito pubblicamente, sulla base delle informazioni in mio possesso, in occasione di una recente assemblea del quartiere Agraria.

Piunti, vorrebbe quasi far credere ai cittadini, che conoscono bene il mio rigoroso stile di lavoro, che mi starei trastullando invece di fare tutto il possibile per portare a termine l’impegno che la Provincia ha assunto! Ciò che è grave, è che egli sa bene che tale accusa è infondata e demagogica!
Sa perfettamente che per progettare un ponte ferroviario è indispensabile ottenere la collaborazione delle Ferrovie (RFI)… e che le Ferrovie, in possesso del nostro progetto preliminare sin dal gennaio 2004 (ancor prima della mia elezione), nonostante le ripetute sollecitazioni, hanno indicato un loro referente tecnico solo nel Giugno 2005… e che, per giunta, tale ingegnere è improvvisamente e prematuramente deceduto nell’Agosto scorso.

Nonostante ciò la collaborazione è faticosamente ripresa e, da ultimo, quando sembrava vicinissimo il traguardo, con nota formale del 28 Ottobre, RFI ha preso altro tempo per definire le proprie prescrizioni ed indicazioni riguardo gli impianti tecnologici da integrare nell’infrastruttura.
Ora pur essendo notoriamente esigente e severo nei confronti dei “miei” dirigenti tecnici, non me la sento di buttar loro la croce addosso per un’“incolpevole” slittamento dell’obiettivo di circa due mesi.

Al contrario mi sento in dovere di censurare atteggiamenti come quelli di Piunti che rischiano solo di generare qualunquismo e sfiducia nelle istituzioni. Atteggiamenti gravi quando ad assumerli sono soggetti che avendo vissuto esperienze amministrative e conoscono bene la complessità e le insidie che caratterizzano difficili procedimenti amministrativi come quelli in questione.

Il mio sospetto, mi perdoni Pasqualino Piunti, è che questa sua inaspettata “caduta di stile” sia motivata dall’esigenza di coprire le responsabilità della propria amministrazione, appena caduta, per l’inerzia assoluta in relazione alle prescrizioni provvisorie del Piano per l’assetto idrogeologico del Tronto che tutte le altre amministrazioni interessate sono riuscite a ottimizzare sui propri territori grazie a dettagliate osservazioni tecniche discusse e concertante con l’autorità di Bacino competente.

…Se poi vogliamo parlare di progettazioni che hanno a che vedere con le ferrovie, invece di criticare gli altri perché non spiegare ai cittadini i gravi ritardi della propria Amministrazione nel progettare il sottopasso di Via Pasubio, atteso da anni con tanto di cofinanziamento, per eliminare il passaggio a livello sulla statale 16!?!
…Ma forse è meglio lasciar perdere e concentrarsi sul “fare” piuttosto disperdere energie in inutili e dannose polemiche!

*  Presidente della Provincia