L'ubicazione degli operatori in Viale Rinascimento doveva terminare il 27 come deliberato dalla giunta. Se sono ancora ubicati sul lungomare la responsabilità è esclusivamente dei dirigenti preposti.
Il Dirigente ai Lavori Pubblici ha esternato pubblicamente che oggi esistono nuove norme che ne vietano la collocazione ma stesse norme erano già in vigore l'anno scorso, quando lo stesso dirigente ha espresso parere favorevole alla collocazione su Viale Rinascimento.

Tutti sono d'accordo che le strutture di legno sono una mostruosità architettonica ma è pur vero che gli operatori quelle "baracche" sono stati costretti ad acquistarle perché costretti dal Comune.

Le soluzioni  proposte sono di difficile applicazione:

- L'area dietro al Michelangelo appartiene ad un privato e quindi occorre attendere l'atto notarile di donazione al Comune dell'area, per poi intervenire con una riqualificazione.

- L'area proposta del parcheggio del Palacongressi taglierebbe 73 posti auto essenziali nei mesi estivi per abitanti e turisti.

- L'occupazione della pineta del percorso vita al Campo Europa non la voglio commentare perché sembra una provocazione al buon senso.

Occorre seriamente valutare la proposta di collocazione nei pressi del Torrente Ragnola con un diverso, innovativo progetto delle strutture, a cui l'arch. Davarpanah stava lavorando. Il progetto era stato sottoposto dal Sindaco agli operatori che a loro volta erano disposti ad accogliere impegnandosi a rinnovarsi.

Tutti hanno diritto ad un lavoro dal più umile immigrato al più grande imprenditore sambenedettese, le istituzioni garantiscano il diritto al lavoro senza farsi influenzare dai burocrati.

* ex assessore attività produttive