Il significato e l’importanza della Stagione lirica maceratese, sia dal punto di vista culturale, che da quello economico, sono molto rilevanti. Una delle più significative eccellenze del sistema dei beni culturali della nostra Regione ed una tra le più rilevanti Stagioni liriche d’Italia, non è certamente un patrimonio della sola Città di Macerata, ma riguarda l’insieme del territorio provinciale, degli suoi Enti Pubblici e dei Soggetti privati.

La Provincia ne è socia al 50% non solo perché la Stagione Lirica dello Sferisterio è l’evento che, più di ogni altro in provincia, veicola la nostra immagine in Italia e nel Mondo, ma anche perché, con la produzione diretta degli spettacoli, all’interno vi lavorano ormai decine e decine di persone, prevalentemente giovani, che ricavano il loro reddito da questa attività. Oltre a ciò va segnalato un importante volume di affari, stimato già nel 1996 in circa 8 milioni di euro, che durante la Stagione si sviluppa non solo a Macerata, ma nell’insieme del territorio della nostra provincia.

Altrettanto significativo è che molti giovani lavoratori dello spettacolo che sul palcoscenico dello Sferisterio sono nati e si sono formati, durante l’inverno lavorino in tanti altri Teatri d’Italia e del Mondo.

Per questo contemporaneamente alla preoccupazione per la situazione finanziaria, aggravata dai possibili tagli al Fondo Unico dello Spettacolo, c’è anche la volontà del Gruppo provinciale dei Democratici di Sinistra di dare un contribuito positivo e concreto, a partire dalle indicazioni del Sindaco di Macerata e del Presidente della Provincia, che si accingono a prospettare soluzioni per questo momento grave e complesso.

Personalmente ho maturato la convinzione che bisogna ridare una forza organizzativa all’Associazione, in parte smarrita durante la Direzione artistica della Ricciarelli, per fare un’attenta politica della spesa, legando fortemente la gestione e quindi anche le produzioni ad una logica di budget e di rigoroso controllo dei costi, tendendo ad una riduzione degli stessi ed a un recupero di efficienza, con l’individuazione di professionalità e di capacità. Allo stesso tempo, se non si vuole abbassare la qualità delle rappresentazioni, riducendo così l’interesse verso lo Sferisterio e quindi anche le presenze agli spettacoli, bisogna tentare in questa fase, di ricercare anche nuove risorse.

D’altronde se è vero che da ogni parte si è levata una critica al Governo per i tagli alla cultura e si è fatto un appello per nuovi investimenti, anche a livello regionale e locale ognuno, pubblico e privato, dovrà fare la propria parte.

Mi ha colpito favorevolmente nei giorni scorsi il comunicato della CGIL che invitava ad una grande attenzione verso lo Sferisterio con un atteggiamento analogo a quello che in vari momenti si è avuto per la crisi di importanti e qualificate aziende del nostro territorio, invitando al massimo di unità di tutti i soggetti politici,economici e sociali.

Con la messa a disposizione del proprio mandato dei Consiglieri di amministrazione, si è aperta una fase molto delicata e che ci responsabilizza tutti, partendo dalla valutazione che sarebbe assolutamente negativo interrompere la Stagione Lirica anche di un solo anno e con l’impegno e il dovere di apportare le dovute correzioni alla struttura dell’Associazione, in sede dell’ormai improcrastinabile ridefinizione dello statuto, per renderla più forte, qualificata e funzionale al valore che lo Sferisterio deve rappresentare.

*Presidente Gruppo Provinciale Democratici di Sinistra