Intensa attività di fine settimana della Polizia Giudiziaria nel centro della città dietro precise segnalazioni, giunte ai poliziotti di quartiere, da parte di commercianti della zona i quali facevano rilevare l’insolita e frequente presenza di tossicodipendenti nei pressi di Piazza Giorgini (Rotonda) e la pinetina antistante.

Difatti, nel tardo pomeriggio di sabato 12 novembre in Piazza Caduti del Mare, veniva individuata una Fiat Brava grigia con due occupanti che passavano delle dosi di stupefacenti ad alcuni tossicodipendenti. I due, immediatamente tratti in arresto per “detenzione di stupefacenti a fini di lucro” sono Fabrizio F:, pescarese del ’74, e David.M, ucraino, clandestino, del ’79. Ad entrambi, non nuovi a fatti del genere, venivano sequestrate venti dosi di eroina occultate nella macchina, e duecento euro in contanti, oltre ad un paio di cellulari ricevuti probabilmente in pagamento della merce. Oltre ai due soggetti venivano altresì segnalati alle autorità competenti le generalità di altri tre individui “assuntori” della merce.

Successivamente, dalle perquisizioni effettuate negli appartamenti dei due arrestati a Montesilvano, veniva rinvenuto, oltre a cinque dosi di metadone, una confezione da circa un kg. di una sostanza non ancora ben definita la cui composizione ha dato risultati contrastanti per cui verrà inviata una campionatura alla Scientifica di Roma per avvalorare l’ipotesi degli inquirenti del Commissariato di San Benedetto secondo i quali trattasi di sostanza da taglio frammisto a un minor quantitativo di droga.

Proseguendo nella costante opera di monitoraggio della zona segnalata veniva individuato nei pressi del Faro, Serafino D. del ’53, residente ad Offida, pluripregiudicato, che aveva occultato all’interno della soletta di una scarpa cinque dosi di eroina. Anche per lui sono scattate le manette per “detenzione a fine di spaccio” più il sequestro della merce e duecento euro in contanti. Nella giornata di lunedì veniva perquisito l’appartamento al Paese Alto di Gionata M., dell’85, anch'egli ben noto alla Polizia. In esso veniva rinvenuto un bilancino e svariati grammi di hashish. Lo stesso veniva segnalato come “consumatore” non essendovi gli estremi per la denuncia di spaccio.

Da segnalare che le dosi di eroina, sia quelle in possesso degli spacciatori di Montesilvano che altre, sono confezionate, seguendo la nuova metodologia, in pezzetti di comune plastica da busta della spesa saldata al fuoco di un accendino. L’uso di rivestire la sostanza con della plastica è dovuto al fatto che una dose del genere, all’occorrenza, può essere prontamente deglutita dal consumatore e, non essendo biodegradabile, successivamente, magari nelle stesse carceri, espulsa e recuperata dalle feci.

Il costo di una dose, di solito, si aggira sui venti euro ed è la spesa minima giornaliera che ogni tossicodipendente da “ultimo stadio” (eroinomane) deve fare. Questo solo all’inizio perché in seguito il fabbisogno giornaliero tende ad aumentare. E se si aggiunge il costo di bevande alcoliche e medicinali (metadone) l’importo che il tossicodipendente deve procurarsi diventa considerevole.