Città a misura d’uomo e città per la pace. Negli ultimi mesi Servigliano ha imboccato con decisione questa sua nuova rotta.

Lo ha fatto prima con il progetto riguardante l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche, poi con tre iniziative nelle ultime settimane. Iniziative con a tema la guerra e i suoi orrori. E che hanno come obiettivo il diffondere, specie tra i giovani, i giusti anticorpi del rifiuto e della condanna. Momenti di riflessione, ha spiegato il sindaco Maurizio Marinozzi.

La prima iniziativa è stata la mostra riguardante “II corpo d`armata polacco” (che risalì l’Italia e liberò tante parti della Penisola), mostra allestita grazie alla collaborazione della Regione Marche e della Provincia di Ascoli Piceno. La seconda è stata l’omaggio ai caduti reso dalla cittadinanza.

“Abbiamo sfogliato – ha ricordato Marinozzi - un gran libro di storia appurando che con le guerre abbiamo sempre convissuto e purtroppo continuiamo a convivere anche oggi. Le generazioni più giovani hanno conosciuto gli orrori delle guerre mondiali solo attraverso il ricordo dei reduci o sfogliando i libri”. Il terzo appuntamento è stato quello del 12 novembre, quando Servigliano s’è ritrovata dinanzi ad un altro monumento, quello eretto in onore dei caduti di Nassirya, soldati e civili italiani uccisi in una guerra stavolta diversa da tutte le altre, “dove qualcuno – ricorda Marinozzi - è disposto ad uccidersi per offendere e seminare morte e terrore”. Servigliano ama la vita, ama la gente e dice no alla violenza.

“Ed io – ha concluso il sindaco – dall’anima più profonda del pacifista che non marcia per la pace ma va oltre le marce e i cortei, ringrazio tutti coloro che sono impegnati nel mondo per un progetto di pace mettendo a repentaglio la propria vita senza se e senza ma, e con il dolore al cuore ricordo i caduti di Nassirya. Abbiamo visti partire quegli uomini come portatori di pace e li abbiamo visti tornare a casa come mai avremmo voluto verderli tornare”.