Continua incessante la lotta al traffico degli stupefacenti e all’immigrazione clandestina. Se infatti nel corso del 2005 sono state ben 550 le persone arrestate dall’Arma ascolana per reati connessi alla clandestinità, al traffico di stupefacenti e ad altri delitti, sono 6 i cittadini stranieri e 2 gli italiani arrestati nel corso dell’ultima operazione dal comando provinciale dei carabinieri, comandato dal ten. Col. Salvatore Minniti.

I reati contestati vanno dal traffico di stupefacenti alla ricettazione, al possesso di carte di credito contraffatte all’inosservanza del decreto di espulsione dal suolo italiano.

Tra gli arrestati, 2 marocchini, intercettati mentre percorrevano l’autostrada A14 con a bordo dell’auto 8 chili di hashish in panetti e 50 grammi di cocaina, già pronta in dosi da vendere. I due, residenti in territorio Piceno, stavano trasportando gli stupefacenti dalla Lombardia, dove avevano prelevato la roba, per poi rivenderla nel sud delle Marche.

Oltre ai 2 corrieri della droga, arrestato anche un nigeriano e tre rumeni, tutti clandestini. Il primo colpevole di aver ignorato il decreto datato 5 novembre del Questore di Forlì, mentre gli altri, fermati dalla compagnia di San Benedetto del Tronto, dovranno rispondere anche dell’accusa di ricettazione, possesso di carte di credito contraffatte e falsa attestazione sull’identità personale. I tre sono stati trovati infatti in possesso di 4 carte di credito clonate.

Inoltre arrestati anche 2 tossicodipendenti. Uno residente a Monsampolo del Tronto, fermato dai carabinieri della stazione del luogo, e trovato in possesso all’interno della propria abitazione di 250 grammi di marijuana e di materiale per il taglio e il confezionamento della droga. L’altro, di Ascoli, fermato dai carabinieri del nucleo operativo sambenedettese, tratto in arresto perché in possesso di circa 20 grammi di cocaina.

Dei 550 arrestati nel corso dell’anno nel territorio Piceno, infine, la stragrande maggioranza sarebbe di origine straniera: 150 gli africani, 120 gli asiatici e 60 quelli provenienti dall’est Europa e dall’ex Urss.